La prima interpretazione del nuovo Dpcm aveva lasciato aperto per gli sport di contatto a livello dilettantistico lo spiraglio degli allenamenti: sospesi tutti i campionati, giovanili comprese, ma sarebbe stato possibile continuare con la sedute di allenamento, da svolgere in forma individuale e nel rispetto del distanziamento. E proprio in quest’ottica diverse società calcistiche e e non si stavano riorganizzando. Una circolare diffusa ieri, martedì 28 ottobre, dal Ministero dell’Interno, sembra però aver chiuso anche questa possibilità.
Questo il passaggio del testo in cui si affronta il tema in questione: “Inoltre, sempre per tali attività sportive (gli sport di contatto, ndr) vengono sospese non solo le gare e le competizioni ludico-amatoriali, confermando quanto già disponeva il precedente d.P.C.M., ma altresì tutte le altre attività connesse, praticate a livello dilettantistico di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento; sicché sono ricomprese nella generale sospensione anche le attività di allenamento svolte in forma individuale”.
Una disposizione, quest’ultima, che smentisce quanto tutt’ora riportato dal
Ministero dello Sport tra le sue FAQ, in cui si sostiene che gli allenamenti in forma individuale sono consentiti anche per gli sport di contatto. Per sciogliere i dubbi è attesa nella giornata di oggi una nota di chiarimento da parte della FIGC: il calcio, tra gli sport di contatto, è infatti quello che in Italia conta più tesserati, sia a livello dilettantistico che giovanile, e che “muove” più persone sul territorio.