CUNEO - Il quarto set di Cuneo-Brescia è il motivo per cui mezzo mondo si emoziona per lo sport

Il palazzetto, l'atmosfera, la partita: la serata che ha consegnato la Superlega alla MA Acqua San Bernardo è il simbolo della potenza dello sport (oltre che un pezzo di storia della città)

Andrea Dalmasso 25/04/2025 07:00

Un rumore costante e assordante, tale da non sentire la voce di una persona seduta sul seggiolino a fianco. Cinque mila persone con il fiato sospeso ad ogni scambio. Cinque mila volti trasfigurati dalla tensione. Cinque mila persone dalle vite e dai trascorsi diversi, ma che per un paio d’ore si ritrovano insieme a sperare nella stessa cosa. Nota a margine: un'affluenza così, al palazzetto di Cuneo, non si vedeva da qualcosa come trent'anni.
 
Gli occhi spiritati di Mimmo Cavaccini che carica il pubblico dopo ogni punto conquistato, le vene gonfie lungo il collo di chi a sua volta, da quel pubblico, prova a trarre forza ed energia. Cinque mila persone che fischiano mentre il giocatore ospite è pronto alla battuta. Karli Allik che indica il pubblico dopo l’errore dell’avversario, come a dire: “Questo punto lo avete fatto voi”. Gli ace di Felice Sette, il ruggito del palazzetto. Felice Sette che batte ancora più forte la palla successiva.
 
La camminata nervosa e incessante del presidente Gabriele Costamagna a bordo campo, i suoi pugni stretti ad ogni punto conquistato, come a sforzarsi di non lasciarsi travolgere dall’emozione e dal pensiero di un sogno coltivato per anni che sta per giungere a compimento. Coach Battocchio che predica calma in panchina (si rifarà a fine partita). Il pubblico che col passare dei minuti alza il volume: anche gli spettatori prima più composti perdono ogni freno e si alzano insieme ai Blu Brothers, quasi a voler giocare la partita in prima persona. 
 
I giocatori ospiti che dopo aver avuto un sussulto d’orgoglio nel terzo set si lasciano inghiottire dal palazzetto, ancor prima che dai loro avversari sul campo. La sensazione netta che questa partita, con questa atmosfera, con questa spinta, i giocatori di Cuneo non la potrebbero perdere nemmeno se la giocassero con una sola mano.
 
E infatti non la perdono. Cuneo vince ed è in Superlega. Lo sguardo rivolto verso il cielo di capitan Sottile quando cade l’ultima palla, con le lacrime che già gli rigano il viso. Le lacrime di tutti. Giocatori, staff, dirigenti e rispettive famiglie. Ma anche le lacrime del pubblico. Cuneo è in Superlega e piangono tutti: uomini, donne, bambini. È un’enorme emozione collettiva: anzi, sono tante emozioni “personali” che si alimentano con quelle di chi sta intorno, fino a creare un senso di comunità che poche cose come lo sport sanno creare nel 2025. 
 
Tutto questo è stato il quarto set di Cuneo-Brescia, giocata ieri sera, giovedì 24 aprile 2025, al palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta. Prima c’era stata l’attesa snervante, c’era stata la lunga coda fuori dall’impianto già alle 17.30, con la partita che sarebbe iniziata solo alle 20. C’era stata una coreografia splendida ad accompagnare il pre-partita. E poi una partita in cui Cuneo ha legittimato la sua superiorità confermandosi in stato di grazia, a tratti preda di una vera e propria trance agonistica.
 
Difficile da spiegare per chi non c’era: uno spot meraviglioso per lo sport, per la sua potenza, per ciò che sa creare, per le emozioni che sa far nascere e per i ricordi che regala alla gente. Non solo quelli legati al traguardo sportivo in quanto tale, ma quelli che hanno a che fare - come già detto - con quel senso di comunità che forse solo lo sport sa creare: perchè chi era al palazzetto ieri sera ricorderà per sempre le persone che aveva accanto e con le quali ha condiviso certe sensazioni. Non è solo un traguardo sportivo, non è solo una vittoria, nella misura in cui la pallavolo, per Cuneo, non è solo uno sport: questa serata è un vero e proprio pezzo di storia della città per tantissimi motivi.
 
Cuneo deve ringraziare chi ha reso possibile un momento così, in una serata così, al termine di una stagione così. E chi non riesce a comprendere questo genere di cose, chi non riesce a capire perchè miliardi di persone nel mondo amano lo sport, si emozionano per lo sport e vivono per lo sport: bè, semplicemente non sa cosa si perde.

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