A denunciare per primo i fatti è stato il padre adottivo di un giovane calciatore del Busca, Luca Pavan, educatore professionale alla Comunità Papa Giovanni XXXIII e consigliere comunale di minoranza per il Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto con un post sul Facebook: “Al di là dei singoli episodi – precisa oggi Pavan - che mi sono stati riferiti da mio figlio e da alcuni genitori presenti, la mia unica intenzione è aprire una seria riflessione su un fenomeno non nuovo anche sui nostri campi da calcio che colpisce non soltanto lo sport, ma l’intera società e ha per prime vittime proprio i nostri figli. La responsabilità è di noi adulti. I ragazzi vedono come ci comportiamo e sentono quello che diciamo e di conseguenza ritengono che sia normale comportarsi in un certo modo. Tutti noi, genitori, allenatori, dirigenti e amministratori pubblici dobbiamo non smettere di condannare atteggiamenti che se taciuti rischiano alla lunga per essere giustificati”.