Per altri si parlerebbe forse di un anonimo 47° posto, per lui, invece, non è eccessivo parlare di impresa storica. Domenica 19 gennaio Nicola Dutto, in sella alla sua KTM, è diventato il primo motociclista paraplegico a portare a termine l'Africa Eco Race, il durissimo raid lungo gli storici percorsi della Parigi-Dakar tra Marocco, Mauritania e Senegal. Al via c'erano 87 moto, 66 quelle arrivate al traguardo, compresa quella del beinettese, che ha coperto gli oltre 6 mila chilometri di percorso con il tempo totale di 102 ore, 5 minuti e 10 secondi. Ad accompagnarlo in quest'avventura, iniziata lo scorso 7 gennaio e suddivisa in 12 tappe, c'erano i ghost riders Stefano Baldussi e Julian Villarrubia, i meccanici Alberto Moschera e Stefano Caputo, la moglie Elena Foi e Massimo Camia, chef stellato e grande amico di Dutto.
“Mi rendo conto pian piano che abbiamo fatto una storica impresa”, ha commentato il centauro beinettese, paraplegico dal 2010 in seguito ad un incidente avvenuto durante una corsa. Poi, i tanti ringraziamenti: “A Stefano Baldussi, scelta fortemente voluta e centrata. A Julian Villarrubia, amico da vent'anni, con lui non serve nemmeno parlare. A Stefano Caputo, pronto al sacrificio, una sicurezza per noi piloti. Ad Alberto Mosquera, un amico che tiene il team calmo e dà sicurezza a tutti. A Massimo Camia, un amico fraterno. A Elena, la mia energia di riserva. Alla mia famiglia, che fa tanti sacrifici per permettermi tutto questo. A Claudio Unia, che curava gli aggiornamenti social da casa. Ai miei amici storici di Cuneo. A chi mi segue sempre, infine a tutti i miei sponsor, senza i quali non potrei correre a certi livelli”.
Concluse le fatiche africane, Nicola Dutto tornerà in Italia oggi, martedì 21 gennaio: l'arrivo è previsto alle ore 16 all'aeroporto torinese di Caselle.