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L'A.C. Cuneo 1905 comunica che in data odierna ha ottenuto l'accettazione al rilascio di fideiussione da parte di un primario Istituto Bancario italiano". Con questo comunicato,
diffuso nel pomeriggio dello scorso 28 settembre, il Cuneo Calcio sembrava aver chiuso definitivamente la “grana” relativa alla fideiussione bancaria necessaria per la partecipazione al campionato di Serie C: messa da parte quella della Finworld (resa invalida dall'esclusione dell'istituto dall'albo degli intermediari della Banca d'Italia), eccone una nuova a garanzia dell'iscrizione. O almeno, così sembrava stando a quanto riportato nella nota ufficiale rilasciata dal club biancorosso.
Poche settimane dopo, il 19 ottobre, il club di corso Monviso figurava però tra le società che avevano presentato (e vinto) il ricorso in merito alla vicenda Finworld, le cui fideiussioni risultavano non valide ai fini dell'iscrizione in terza serie. Il ricorso, come detto, era stato accolto dal Tribunale Federale, che aveva annullato la delibera del Commissario che stabiliva un'ammenda di 350 mila euro e 8 punti di penalizzazione in classifica per Matera, Pro Piacenza, Reggina e Cuneo.
Una decisione, quest'ultima, contro la quale la Figc, Viterbese e Rimini avevano poi presentato contro-ricorso: un'istanza accolta ieri, mercoledì 19 dicembre, dalla Corte Federale d'Appello, che annullando la decisione del Tribunale Federale ha di fatto riaperto il caso e scritto una nuova puntata della telenovela. Il compito di porre la parola “fine” alla vicenda, ora, sarà affidato al Coni.
Una situazione intricata, quella che riguarda il Cuneo. La dirigenza non ha mai completamente chiarito la questione, annunciando prima la presentazione, entro la scadenza del 28 settembre, di una fideiussione rilasciata da un non meglio precisato “primario istituto bancario italiano”, ma presentando al tempo stesso ricorso per vedere riconosciuta la validità della garanzia Finworld e l'annullamento della “deadline” del 28 settembre. Su questa anomalia
avevamo avanzato perplessità già a suo tempo: se il Cuneo era in possesso di una fideiussione valida entro il termine del 28 settembre, perchè avrebbe dovuto presentare ricorso?
Perplessità che ritornano attuali oggi, a tre mesi di distanza. La speranza, per i tifosi biancorossi, è che davvero il club biancorosso abbia presentato in tempo utile una nuova garanzia in sostituzione di quella della Finworld. In caso contrario, la possibilità di vedersi comminare una maxi-multa da 350 mila euro (pari all'importo della fideiussione) e 8 punti di penalizzazione in classifica sarebbe più che concreta.