CUNEO - Lo sport dilettantistico piemontese in sofferenza: stamattina un incontro in Regione

I rappresentanti di calcio, basket e pallavolo hanno illustrato le problematiche legate agli eventi a porte chiuse e all'utilizzo degli impianti: in mancanza di risposte non si esclude lo sciopero

Redazione 09/10/2020 16:05

Stamattina alle ore 11 presso gli Uffici della Regione Piemonte i Presidenti dei Comitati Regionali della Federcalcio, Federbasket e Federvolley, Christian Mossino, Gianpaolo Mastromarco ed Ezio Ferro, hanno incontrato l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Fabrizio Ricca: sul tavolo le problematiche che allo stato attuale creano importanti sofferenze al movimento sportivo dilettantistico e giovanile, tenuto conto delle restrizioni imposte dall’emergenza Coronavirus.
 
Le criticità più stringenti - si legge in una nota congiunta diffusa dalle tre federazione - riguardano impossibilità dei genitori che accompagnano i figli e le figlie alle gare di potervi assistere, obbligandoli ad attendere ore al di fuori degli impianti sportivi; la rinuncia agli incassi; il 50% delle palestre scolastiche non viene concesso in uso agli enti locali e da questi alle associazioni sportive per problemi di sanificazione. “Tale situazione - si legge nella nota - ha già determinato un calo di circa 40-50% dei tesserati nel basket e nella pallavolo con numerose rinunce e riserve alla iscrizione alle attività vedendo assolutamente aleatoria l’organizzazione dei campionati regionali”.
 
I Presidenti Regionali di LND, FIP E FIPAV hanno evidenziato che molte altre Regioni hanno già affrontato le problematiche sottoposte attraverso provvedimenti dei rispettivi Governatori, sollecitando l’adozione di analoghi provvedimenti da assumersi in tempi estremamente brevi.
 
I rappresentanti delle tre federazioni hanno avanzato specifiche proposte alternative nel contesto di una linea comune di intervento, volte a garantire il prosieguo delle attività sportive evitando loro ulteriori sofferenze e nell’oggettivo rispetto delle prescrizioni sanitarie dettate dal contenimento del contagio.
 
Conclude la nota: “Ora si attendono le necessarie risposte nei prossimi giorni; in mancanza di riscontri positivi alle proposte avanzate le tre Federazioni regionali considereranno l’opportunità di adottare soluzioni anche straordinarie a tutela dei movimenti sportivi che fino allo scorso anno rappresentavano oltre 200 mila tesserati”. Non è esclusa, insomma, l’ipotesi di uno sciopero.

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