"In riferimento a quanto avvenuto durante la gara Pro Vercelli-Renate, tengo a precisare che quanto detto al calciatore Mohamed Chakir non rispecchia la mia persona in quanto non sono e non sono mai stato un razzista. Se le mie parole hanno in qualche modo offeso il calciatore o hanno dato adito ad interpretazioni errate, porgo a lui le mie più sentite e personali scuse ribadendo che non era mia volontà offenderlo”. A parlare è Franco Lerda, che ha affidato ad una nota ufficiale pubblicata sul sito della Pro Vercelli il suo commento dopo la squalifica fino al 28 aprile, di fatto fino a fine campionato, che gli è stata inflitta dal giudice sportivo. L’allenatore cuneese è accusato di aver proferito offese di stampo razziale verso un calciatore del Renate, il citato Chakir, durante la partita giocata domenica scorsa, valida per il girone A del campionato di Serie C.
Prosegue il tecnico ex Torino e Lecce: “La parola espressa, e nello specifico ‘oh Africa’, non voleva essere un pregiudizio etnico e nessun'altra parola è stata utilizzata in senso dispregiativo verso il calciatore. Lavoro nel mondo del calcio dal 1985 e siamo tutti consapevoli che è uno degli ambienti più multietnici. Sono abituato al confronto quotidiano con etnie e religioni diverse e lo dimostra il fatto che mai sono stato oggetto di insinuazioni o episodi legati al razzismo. Ad ogni modo, diffido coloro che stanno accusandomi di aver proferito parole discriminatorie gravissime in detta circostanza, diverse da quelle dal sottoscritto proferite e riportate nei documenti allegati al referto arbitrale, ad interrompere immediatamente tali condotte, riservandomi sin d’ora di tutelare i miei diritti alla dignità ed alla mia reputazione personale dinnanzi alle autorità competenti”.