Quello conclusosi a Budapest ieri, domenica 3 luglio, è stato il mondiale di nuoto più azzurro di sempre. L’Italia mette a segno un incredibile terzo posto nella classifica generale con 22 medaglie: nove ori, sette argenti, sei bronzi.
Un bottino che supera per ori e per numero di medaglie anche il precedente di riferimento, Gwangju 2019: tre anni fa gli atleti della Nazionale - con Federica Pellegrini a podio per l’ultima volta - avevano portato a casa tre ori, due argenti e tre bronzi. Gli azzurri nel medagliere sono dietro solo alle superpotenze Stati Uniti e Australia, ma nel settore maschile si piazzano al secondo posto dietro agli statunitensi. Prima tra le squadre europee, l’Italia precede Gran Bretagna, Cina, Canada, Francia, Ungheria, Brasile e Giappone.
Tra i tuffatori, dove dominano gli irraggiungibili cinesi, solo un argento nel trampolino da tre metri con Matteo Santoro e Chiara Pellecani. Ma si è messo in evidenza anche Eduard Timbretti Gugiu, cuneese di origini rumene (è cittadino dal 2019), al debutto iridato dopo gli esordi in Coppa del Mondo a Tokyo e agli Europei dello scorso anno sempre a Budapest. In coppia con Andreas Sargent Larsen aveva colto martedì il decimo posto nella piattaforma sincro: risultato ottenuto in una finale dove l’Italia mancava da Barcellona 2013. Altrettanto incoraggiante il quinto posto nella finale della piattaforma sincro mixed insieme a Sarah Jodoin Di Maria. La coppia azzurra ha chiuso con 269.34 punti una prova molto buona, con un programma che in futuro potrebbe crescere di coefficiente, nella quale emergono un buon triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (60.30) e un eccellente doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (65.25) proprio nell'ultima routine.
“Un quinto posto mondiale ha sempre un grande valore” ha commentato l’allievo di Claudio Leone, cresciuto agonisticamenente nella Libertas Tuffi Cuneo: “Certamente il punteggio poteva essere un po’ più alto ma la Germania (quarta con 286.38) non è poi così lontana. Le prove sincro sono sempre difficili, perché la buona esecuzione individuale del tuffo non basta: lavoreremo in queste settimane per essere più puliti anche nel sincronismo”. Per i due giovani azzurri zero rimpianti e la soddisfazione di aver griffato il miglior piazzamento mai raggiunto da coppia italiana in una rassegna iridata dai 10 metri sincro mixed: Noemi Batki e Maicol Verzotto, infatti, arrivarono al sesto posto a Kazan 2015 e a Budapest 2017.