Dopo la fase iniziale, i playoff e gli spareggi, nella pallapugno di serie A arrivano le partite più belle, quelle da dentro o fuori. È tempo di semifinali scudetto: in uno dei due incontri andrà in scena una sfida molto particolare tra Imperiese e Subalcuneo. Il capitano dei liguri Federico Raviola contro il suo passato e di fronte all’esordiente Andrea Daziano, che conosce molto bene. Imperiese favorita, ma in queste partite può succedere di tutto. L’andata si gioca venerdì sera a Dolcedo.
Nel settimanale di Cuneodice di oggi, giovedì 22 settembre, abbiamo messo a confronto i due capitani, iniziando a giocare in anticipo questa partita. Vi proponiamo l'intervista a Federico Raviola.
Che partita ti aspetti?
“Quando si arriva alle partite da dentro o fuori, è come se iniziasse un nuovo campionato in cui quello che hai fatto prima conta fino ad un certo punto. Ti giochi tutta una stagione in pochi incontri, sono gare difficili, equilibrate e molto tattiche. A maggior ragione in questo caso, visto che ci conosciamo molto bene”.
Arrivate da favoriti a questa semifinale. Cosa significa?
“Lo sport insegna che spesso i pronostici vengono ribaltati. Partiamo da 0-0, credo che abbiamo il 50 per cento a testa di possibilità. Conosco bene l’ambiente di Cuneo ed il loro allenatore, e so come preparano determinate partite, curando tutti gli aspetti nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso. Sarà un incontro molto difficile”.
Ti farà ancora effetto giocare contro la Subalcuneo o ormai ti sei abituato?
“Credo che mi farà sempre un certo effetto giocare contro la Subalcuneo da avversario, emozioni che in queste partite sono amplificate dall’elevata posta in palio, specialmente quando verrò a Cuneo. Per me non è come giocare in un altro campo. Dovrò essere bravo a gestire anche questo aspetto”.
Come è stato cambiare maglia dopo nove anni?
“Le prime volte non mi sembrava neanche vero, per fortuna mi hanno aiutato i colori sociali simili (ride, ndr). Adesso ci ho fatto l’abitudine e sono felice dell’esperienza che sto vivendo”.
E non solo per il mare…
“Ovviamente il posto è fantastico ed essere al mare è bello, anche se non mi fermo sempre qui, faccio spesso avanti e indietro. Ma in generale, per me è stata un’opportunità per rimettermi completamente in gioco dopo i nove anni a Cuneo. È cambiato tutto: prima giocavo a 200 metri da casa, ora quasi a 200 km. Qui mi hanno accolto tutti benissimo, c’è tanto entusiasmo ed un pubblico caldo, che ha voglia di tornare a giocare per traguardi importanti dopo tanto tempo”.
Come giudichi la vostra stagione fino ad ora?
“Quando in questo periodo arrivi ancora a giocare, è un buon segno. Il bilancio è assolutamente positivo, sono contento della stagione che abbiamo fatto finora, considerando anche che non siamo partiti benissimo. L’obiettivo era arrivare a giocarci queste partite decisive, ma nello sport non c’è mai nulla di scontato e vincere è sempre difficile. Abbiamo fatto un ottimo lavoro che ci ha portati fino qui. E adesso andiamo a giocarci questa semifinale, con l’asticella che si alza”.
Nelle semifinali avrai di fronte Andrea Daziano, che conosci bene. Lui ha detto che sei stato e sei un modello per lui…
“Le sue parole mi fanno davvero piacere. La stima è reciproca. Abbiamo un ottimo rapporto. E rimarrà tale anche se in semifinale saremo avversari”.