“Ieri mattina, durante la partita Busca-Pro Dronero, valida per il campionato provinciale Under 14, un giocatore della Pro ha apostrofato un giocatore del Busca, proveniente dalla Costa d'Avorio - la cui unica colpa era di aver loro segnato quattro gol - dicendogli "scimmione" e "n..... di m….”, e mio figlio, adottato con padre naturale di origini marocchine, ‘tornatene in Marocco’”. Inizia così il post pubblicato su Facebook stamattina, lunedì 20 gennaio, da Luca Pavan, consigliere comunale di minoranza di Busca. Un tema e un problema, quello del razzismo, di grande attualità nel cosiddetto “grande calcio”, ma che più volte, in passato, ha toccato anche il mondo del calcio dilettantistico e giovanile anche in provincia di Cuneo. “Io non ero presente, ma oltre a quanto raccontato da mio figlio anche i genitori dagli spalti hanno sentito. Come genitore, educatore e per aver allenato tanti anni in passato la Pro, sono davvero triste”, commenta Pavan, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione: “Non voglio di certo creare un “caso” e fare un processo ad un ragazzino, per quanto spero che chi di dovere cerchi di spiegargli la gravità dell’accaduto. Volevo solo rendere presente a noi adulti che i bambini ci guardano e certi atteggiamenti li imparano dai grandi. Purtroppo a mio figlio succede spesso”.
Da parte della società dronerese la replica è affidata a Luca Summa, responsabile del settore giovanile e anche allenatore della formazione Under 14, che si trovava quindi in panchina durante la partita: “Chiaramente io dalla panchina non ho sentito nulla essendo lontano, ho visto solo il ragazzo del Busca commettere un brutto fallo su un nostro giocatore e poi sostenere di aver ricevuto offese razziste. Io posso dire che tutti i miei ragazzi mi hanno assicurato che non ci sono stati insulti razzisti. Nella mia squadra e in società abbiamo molti ragazzi di colore, siamo sensibili a questo tema e più volte in passato siamo stati noi vittime di insulti razzisti: sarei il primo a riprendere e punire un mio giocatore al verificarsi di un episodio simile, ma in questo caso, ripeto, i ragazzi mi hanno garantito che non ci sono state offese di stampo razzista”.
L’arbitro della gara giocata a Tarantasca, finita 8-2 per il Busca e valida per il campionato Under 14 provinciale (giocatori nati nel 2006), ha sostenuto di non aver sentito insulti razzisti, quindi difficilmente il “caso” avrà strascichi in sede di Giustizia Sportiva.