Nelle parole di Marta Bassino l’orgoglio per il risultato raggiunto prevale sulla delusione per aver visto sfumare il primo podio di stagione, con il quarto posto nel parallelo di Lech Zuers: “Io sono contenta nel complesso di tutta la giornata. - ha commentato Marta a fine gara - Speravo naturalmente in qualcosa in più. Nell’ultima manche non sono riuscita a sfruttare bene il raccordo nel piano e in un attimo sono stata recuperata”.
La stagione è lunga, ricorda - anzitutto a se stessa - la “piuma d’acciaio” di Borgo San Dalmazzo: “Adesso andrò a Levi e avrò il tempo di fare due o tre giorni di allenamento e poi avrò due occasioni per far bene anche in slalom”. Da lì, aggiunge, “si va direttamente a Killington e avanti così per tutta la stagione”. La scorsa primavera a Cortina d’Ampezzo l’azzurra aveva conquistato proprio nel parallelo la sua prima medaglia d’oro mondiale, con un’indimenticabile sfida contro l’austriaca Katharina Liensberger terminata ex aequo. A Lech Zuers, sotto una nevicata abbastanza fitta e bagnata, Marta non è riuscita a bissare il successo. Fatali le sfide contro due norvegesi, Thea Louise Stjernesund e Kristin Lysdhal, finite rispettivamente al secondo e al terzo posto.
L’opportunità della vittoria è sfumata nella prima manche della semifinale contro la Stjernesund. Purtroppo nel primo scontro l’italiana ha perso lo sci esterno al sesto passaggio ed è scivolata via per la tangente. Recuperare mezzo secondo alla norvegese era impossibile, per cui Marta si è accontentata della finalina per il terzo posto. Qui la portacolori del Centro Sportivo dell’Esercito non si è persa d’animo ma, dopo aver vinto la prima manche per con 35/100 di vantaggio, non si è ripetuta nella seconda tagliando il traguardo con 10/100 di svantaggio su Kristin Lysdhal. Thea Louise Stjernesund, affrontata da Marta in semifinale, era stata autrice del miglior tempo nella gara di qualifica del mattino ed è arrivata fino alla finale battendo l’elvetica Kasper e la compagna di squadra Monsen. Nulla ha potuto, però, contro la slovena Andreja Slokar. Un risultato che ha sorpreso anche la Bassino: “Nelle qualificazioni sembrava più forte la norvegese Stjernesund, ma in questa disciplina ce la si gioca davvero all’ultimo e, alla fine, ha vinto la Slokar. Merito a lei”.