Entra nel vivo la preparazione della nazionale italiana di sci di fondo in vista della stagione 2020/21. Da lunedì 15 a martedì 23 giugno l’Hotel Livrio, al Passo dello Stelvio, ospiterà gli azzurri per il primo raduno. Il direttore tecnico Marco Selle ha convocato cinque atleti della Squadra A, allenata da Stefano Saracco. Si tratta di Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Maicol Rastelli, Giandomenico Salvadori e Greta Laurent. Sarà invece assente l’altro elemento della squadra, Lucia Scardoni.
Con loro ci saranno anche i tredici atleti, sette uomini e sei donne, del Gruppo “Milano Cortina 2026”, nel quale è presente anche il piemontese Lorenzo Romano (CS Carabinieri). Insieme all’atleta di Demonte, faranno parte nel gruppo anche Luca Del Fabbro, Davide Graz, Michael Hellweger, Stefan Zelger, Simone Daprà, Paolo Ventura, Caterina Ganz, Anna Comarella, Francesca Franchi, Martina Bellini, Cristina Pittin e Nicole Monsorno. A seguirli gli allenatori Fulvio Scola per la squadra maschile e Renato Pasini per quella femminile.
Sta scalpitando il fondista di Demonte, classe 1997: “L’attesa è finita, finalmente si comincia - ha affermato l’azzurro - e lo si fa anche bene. Partiamo subito sulla neve, insieme alla Squadra A, un’ottima notizia per noi perché torniamo ad allenarci sugli sci. Purtroppo, a causa di quanto accaduto in questi mesi, non abbiamo avuto la possibilità di sciare in primavera, come hanno invece fatto gli atleti delle altre nazioni, in particolare del Nord Europa. Un bel vantaggio per gli altri, perché è importante fare ore sugli sci anche in questo periodo. Grazie alla FISI potremo utilizzare la pista dello Stelvio solo per noi ed allenarci bene. Sarà faticoso, ma è importante ogni tanto fare degli allenamenti in quota e sfruttare al meglio i tremila metri per una settimana. Inoltre, nonostante le norme rigide di limitazione a causa dell’emergenza coronavirus, avrò l’occasione di sciare al fianco dei big del fondo azzurro come Pellegrino e De Fabiani. Ottima cosa confrontarmi con loro e anche con i miei compagni di squadra della nazionale, visto che qui in zona sono abituato ad allenarmi da solo”.
Romano troverà un nuovo allenatore, Fulvio Scola, che sostituisce in nazionale Luciano Cardini, nelle ultime tre stagioni tecnico del giovane cuneese nella nazionale Under 23: “In questa settimana avrò l’occasione di avere un primo impatto con il mio nuovo allenatore, Fulvio Scola. Sarà un ottimo modo per imparare a conoscerlo e iniziare a lavorare insieme. Per ora ci siamo sentiti soltanto per telefono e ho avuto un’ottima impressione da lui. Ci tengo, però, a ringraziare Luciano Cardini per il lavoro che abbiamo fatto assieme in questi tre anni”.
Il carabiniere cuneese è entrato nel gruppo “Milano Cortina 2026”, del quale fanno parte gli azzurri sui quali la FISI punta in vista dei Giochi italiani che si svolgeranno tra sei anni. A loro viene anche richiesto di farsi già trovare pronti per la Coppa del Mondo e nei grandi eventi delle prossime stagioni: “Questa squadra ha un nome importante. Ciò è allo stesso tempo un piacere e una responsabilità, in quanto significa che la FISI punta su di me in ottica futura, come ha già fatto negli ultimi cinque anni. Sono ormai tante stagioni, prima negli Juniores e successivamente nell’Under 23, che mi alleno con Daprà, Del Fabbro, Coradazzi e successivamente anche Ventura, siamo un gruppo consolidato. È bello far parte di un progetto a lungo termine con delle ottime credenziali alla base, nel quale abbiamo anche degli obiettivi a medio termine, come Mondiali e Olimpiadi di Pechino. Ma soprattutto dovremo essere presenti il più possibile in Coppa del Mondo, al fianco degli atleti della Squadra A. Bisogna riuscire a farsi trovare pronti per abituarsi a questo livello”.
La prossima stagione è piena di incertezze a causa dell’emergenza coronavirus, che potrebbe portare numerosi cambiamenti al calendario. Romano non si preoccupa: “In questo momento sono tranquillo e rilassato, concentrato soltanto sul lavoro che devo fare, perché non sono certo io a poter cambiare la situazione. Il mio unico pensiero è allenarmi al meglio senza alcuna distrazione, tanto che se mi dicessero di partire per il raduno già oggi, andrei immediatamente. Sono consapevole che nel corso della stagione dovremo essere flessibili, soprattutto in estate. Cerco di non farmi distrarre dalla cosa”.
Un anno fa Romano in primavera era partito per l’Islanda, dove aveva continuato a sciare partecipando anche a una 50km. L’ultima primavera è stata ben diversa, eppure il carabiniere azzurro guarda il bicchiere mezzo pieno: “Sì, mi è mancato andare sulla neve, ma non sono rimasto fermo. Anzi, appena terminato il lockdwon ho fatto una corsa di 43 km, la Marathon Trail delle Cinque Madonne votive di Demonte, in provincia di Cuneo”. Con partenza e arrivo a Demonte, Romano ha toccato i vertici di una croce, composta dalle Madonne del Pino, del Ronvello, del Colletto e dei Boschi, in un anello che interseca il suo asse principale proprio alla Consolata di Festiona. È stato qualcosa di simbolico e in un certo senso propiziatorio nel periodo di pandemia da coronavirus, in quanto l’azzurro ha ripercorso i celebri luoghi della preghiera durante la peste del ‘600.