Se ci fosse ancora bisogno di ribadirlo, le sprint hanno un unico dominatore: Johannes Høsflot Klæbo. Nella sprint a skating di Davos, dove in realtà la vittoria del norvegese mancava dal 2021, Klæbo ha dato sempre l’impressione di avere la situazione sotto controllo e di attingere a energie ben superiori a quelle della concorrenza. Seconda posizione e primo podio stagionale francese nel fondo grazie a Lucas Chanavat, vincitore a Davos nella sprint della scorsa stagione. Bel podio di un rientrante Erik Valnes, fermato fino a pochi giorni fa dai medici norvegese per alcuni problemini cardiaci.
Si va subito forte nei quarti di finale: Klæbo fatica un po’ all’inizio della sua batteria a causa del forcing di un generoso Ben Ogden, ma esce bene nel finale e si aggiudica l’accesso diretto in semifinale insieme a Lucas Chanavat. Secondo quarto di finale davvero tosto per il valdostano Federico Pellegrino che sulla salita decisiva riceve un pestone dallo svizzero Valerio Grond e perde un passo. Pellegrino riesce a rientrare sul finale sui due davanti, Jouve e Northug, ma purtroppo il photofinish decreta il passaggio in semifinale di Even Northug ai danni del nostro atleta. Non va meglio al cuneese Martino Carollo, autore di una prova che avrebbe meritato più fortuna. Anch’egli incorre in un intoppo sulla salita, disturbato in maniera evidente dal britannico James Clugnet. Nell’ultimo quarto di finale Michael Hellweger è protagonista fino alla fine, ma nella volatona finale chiude quarto, a pochi decimi dal passaggio in semifinale.
In finale il primo giro di pista è molto tattico, con Chanavat che però prende la testa, potendo contare su sci super prestanti; ma dietro di lui c’è Klæbo in agguato. L’ultima salita è determinante e come prevedibile Klæbo inserisce le marce pesanti, insostenibili per gli avversari. Il norvegese si invola verso la vittoria e vince la sua quinta sprint di Davos. Bellissimo secondo posto per Lucas Chanavat e terza posizione per Erik Valnes. Quarta posizione per Amundsen, che ottiene punti preziosi per la Coppa Generale, mentre al quinto posto si piazza Matz William Jenssen. Sesta posizione per lo statunitense Ben Ogden, autore di una gara molto generosa fin dalle batterie.
Martino Carollo, classe 2003, porta comunque a casa un prezioso 21° posto finale, dopo aver destato una bella impressione fin dalla qualifica: la speranza è che sia solo un trampolino di lancio per il prosieguo della stagione.