Dopo alcuni anni passati ad osservare da lontano i giochi per le posizioni di vertice, la Pro Dronero vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista. Per farlo, la società ha scelto un mix tra i senatori della vecchia guardia e tante facce nuove incaricate di portare freschezza, entusiasmo e qualità, soprattutto nel reparto avanzato, dove sono arrivati diversi rinforzi. In panchina c’è sempre Antonio Caridi, pronto a vivere l’ennesima stagione con i Draghi, che non si nascondono: l’obiettivo è tornare a sedersi al tavolo delle big del campionato.

 

Tanti cambiamenti, più di quelli a cui la Pro Dronero ci aveva abituati negli ultimi anni. La partenza tra le polemiche di Galfrè è senza dubbio pesante, ma per rimpiazzarlo la società si è mossa bene, pescando dal Benarzole Capitao, giocatore che per caratteristiche, esperienza e reti può avvicinarsi all’ex capitano. La fascia andrà sul braccio di Isoardi, uno degli imprescindibili per mister Caridi insieme agli altri senatori Toscano, Caridi e De Peralta, che avranno il compito di indicare la via ai nuovi arrivati, tra cui spiccano un paio di colpi in attacco: il talentuoso ex Moretta Vittorio Tosi e il prolifico attaccante marocchino proveniente dallo Scarnafigi Jemhri, che dopo aver scalato a suon di gol le categorie in pochi anni dal suo arrivo in Italia, dovrà dimostrare di essere capace di buttarla dentro anche in Eccellenza. In un reparto arretrato già affiatato il rinforzo è l’ex San Domenico Savio Tuninetti, mentre in porta si registrano il ritorno di un giovane di grande affidabilità come Piazzolla e l’arrivo di un altro fuoriquota, il classe 2006 Aime, che nella passata stagione si è messo in mostra al San Sebastiano. A completare la rosa diversi giovani interessanti, alcuni provenienti dalla Juniores.

 

“Sono soddisfatto della nostra campagna acquisti – commenta il presidente Corrado Beccacini -: siamo partiti con molte difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. È stato importante tenere cinque giocatori della vecchia guardia (Isoardi, Rivero, Toscano, Caridi e De Peralta, ndr), da cui mi aspetto moltissimo, e sono contento anche degli acquisti che abbiamo fatto, prendendo giocatori che potranno essere determinanti. Senza dimenticare i due giovani gioielli, Benrhouizile e Boniello, che sono rimasti nonostante diverse richieste. Obiettivi? Vogliamo puntare alle prime posizioni, anche perché sappiamo che sarà un girone equilibrato in cui non c’è una vera favorita, come concordano tutti gli addetti ai lavori. Io credo che le cuneesi, insieme ad Acqui e Valenzana, potranno recitare un ruolo da protagoniste”.

 

Più cauto il tecnico Antonio Caridi, che comunque non nasconde le ambizioni della sua squadra: “Vogliamo migliorare i campionati fatti negli ultimi anni, nei quali siamo sempre partiti malissimo. Credo che ci siano squadre al momento più attrezzate, l’obiettivo è provare a lottare per un posto nei playoff. Le formazioni più forti? Vedo bene Alba, Cuneo, Centallo, Acqui e Valenzana, credo che sarà un campionato molto livellato, come negli ultimi anni”. Sulla rosa della sua Pro Dronero, il tecnico si dice soddisfatto: “La società si è mossa bene sul mercato, prendendo giocatori che ci servivano, anche se credo che ci manchi ancora qualcosa per essere completi. Abbiamo cambiato abbastanza, ringiovanendo un po’ la squadra: per questo abbiamo bisogno di lavorare per conoscerci, ho bisogno di tempo per capire le caratteristiche dei giocatori nuovi e il modo migliore per impiegarli. Sicuramente è stato importante mantenere un importante blocco in difesa, e davanti abbiamo rinforzato un reparto in cui avevamo bisogno di giocatori. Dobbiamo trovare gli equilibri giusti a centrocampo, il motore della squadra. Galfrè? La sua partenza è importante, era il capitano, ma credo che Capitao possa essere un buon sostituto, dobbiamo solo dargli il tempo per ambientarsi e inserirsi al meglio”. 

 

A livello tattico, è difficile ipotizzare quale sia l’assetto che Caridi sceglierà. Possibile che il tecnico lavori su diverse soluzioni, come il 4-3-3 e il 3-5-2, anche perché ha molte alternative, soprattutto davanti, dove i neo acquisti Tosi e Jemhri dovranno vincere la concorrenza dell’intramontabile De Peralta. Difficile vederli tutti e tre insieme, considerando anche la regola che impone tre giovani in campo. Uno la Pro lo utilizzerà in porta, dove giocheranno il 2004 Piazzolla o il 2006 Aime. In difesa ci sono i senatori, in mezzo Isoardi e Capitao sono le certezze.