CUNEO - Speciale "Calcio d'inizio" Promozione: come si presentano le cuneesi ai nastri di partenza

Alla scoperta di Atletico Racconigi, Boves, Busca, Infernotto, Monregale e Moretta, pronte per cominciare la nuova stagione

Michele Magliano: la sua Monregale è trale favorite (foto da monregalecalcio.blogspot.com)

Gabriele Destefanis 29/08/2024 10:44

Prima l’antipasto della Coppa Italia, in programma domenica 1 settembre, poi dall’8 si comincia con il campionato anche in Promozione, pronta a ripartire con conferme, tante novità ed un torneo che sembra aver alzato il proprio livello. A pochi giorni dall’inizio ufficiale della stagione, nel nostro speciale “Calcio d’inizio” analizziamo più nel dettaglio come si presentano le undici formazioni della Granda al girone C di Promozione. Iniziamo con le prime sei squadre, procedendo in ordine alfabetico.  
 
Atletico Racconigi
Dopo aver vinto il campionato di Prima Categoria, l’Atletico Racconigi si affaccia alla Promozione con entusiasmo e ambizioni. In panchina c’è sempre Peppo Boscolo, confermatissimo dopo la splendida cavalcata della passata stagione: l'allenatore avrà a disposizione una rosa che ha aggiunto numerosi giovani a un’intelaiatura già ricca di elementi di categoria ed esperienza. A partire dal capitano Morris Vailatti, ago della bialncia della formazione racconigese per qualità tecniche, personalità e leadership; insieme a lui sono rimasti altri giocatori fondamentali come il difensore Camisassa, il jolly Viola, gli attaccanti Mangia e Scola e l’intramontabile bomber Barison. Nomi a cui la società ha aggiunto qualche innesto importante: i centrocampisti ex Carmagnola Costanzo e Falconi, l’attaccante esterno in arrivo dal Pancalieri Iacolino e il colpo Gabriele Aita, terzino classe 2002 cresciuto nel vivaio del Torino e con già esperienze maturate a Messina, Sanremese e Pinerolo. E poi i fuoriquota di cui una squadra esperta come l’Atletico aveva bisogno per affrontare la Promozione: ne sono arrivati numerosi, pescando tra Carmagnola, Bra, Chisola e Fossano. Il ruolo che potrà recitare la squadra di Boscolo passa molto per il rendimento di questi giovani, perché i “vecchi” già protagonisti nella stagione scorsa rappresentano una certezza anche per la nuova categoria, campionato che tutti hanno già frequentato da protagonisti. Obiettivi? Una neopromossa deve pensare anzitutto a fare i punti per salvarsi, ma certamente i racconigesi sembrano ben attrezzati per potersi ritagliare uno spazio interessante nel prossimo campionato.  
 
Boves Mdg
Per affrontare il ritorno in Promozione, il Boves ha deciso di affidarsi alle certezze di un gruppo che da anni non tradisce. Pochi e mirati innesti per la società rossoblu e tanta fiducia ai ragazzi protagonisti dell’impresa della passata stagione, quando sono riusciti ad arrivare fino in fondo ai playoff dopo aver chiuso il campionato di Prima Categoria al secondo posto. Ed allora, la novità principale è in panchina, dove siede Davide Enrici, tornato ad allenare dopo due anni di stop. Calandra, timoniere del Boves fino a pochi mesi fa, è rimasto ma con un ruolo nuovo, quello di direttore sportivo, che per ora ha svolto consegnando al nuovo tecnico tre acquisti: i difensori Denis Armando (ex Pedona) e Nicolò Ambrogio (rientrato dopo una perentesi all’Azzurra) e l’attaccante Alberto Giordano, che dopo aver vestito le maglie di Tre Valli, Bisalta e Murazzo è tornato nella squadra con cui è cresciuto e con cui ha giocato già diverse stagioni in prima squadra. Il resto lo faranno i giocatori più esperti come capitan Giorsetti, Porqueddu, Shehu, Rinaudo, Magnaldi e Bertolino, e i giovani, fondamentali in Promozione considerando che per regolamento devono essercene sempre tre in campo (un 2004, un 2005 e un 2006). Da questo punto di vista, però, il Boves ha lavorato bene ed è ben attrezzato con ragazzi della provenienti dalla cantera che già hanno ricoperto un ruolo da protagonisti l’anno scorso. Il gioiello Andrea Sidoli, centrocampista (ma all’occorrenza anche difensore) classe 2006 oggetto del desiderio di diverse formazioni di Eccellenza, e il fantasista classe 2005 Samuel Barale, giocatore con colpi da categoria superiore, ne sono un esempio. Con queste premesse, la squadra di Enrici cercherà di mantenere la categoria per provare, con il tempo, a diventare una presenza fissa in Promozione. L’obiettivo è una salvezza senza troppi affanni, poi chissà. Sognare non costa nulla. 
 
Busca
Una mezza rivoluzione per tornare ad abitare i piani alti della classifica. Il Busca ha deciso di cambiare per mettersi alle spalle un anno da dimenticare. Via numerosi giocatori, anche importanti, a partire dal capitano Isoardi, salutato non senza polemiche, e spazio a nuovi arrivi di spessore insieme a tanti giovani di valore. La continuità è rappresentata dal tecnico Francesco Perlo, subentrato a Dematteis a stagione in corso: la società, a sua volta rinnovata, ha deciso di ripartire da lui e dalle sue idee, e da pochi altri giocatori, tra cui il portiere Nurisso, i difensori Rosso e Brondino e gli attaccanti Pedrini e Tevino. Il resto è quasi tutto nuovo, ad eccezione di qualche giovane. I grigi hanno fatto la spesa dal Cuneo, attingendo dalle uscite della società biancorossa e assicurandosi giocatori di assoluto livello per la categoria: spicca il colpo Jack Dalmasso, che porterà esperienza, personalità e reti. Con lui hanno fatto il viaggio Cuneo-Busca i difensori Chesta e Costa, il centrocampista Eliotropio e il giovane attaccante Bodino. Dal Villafranca sono arrivati Fraccon a blindare la difesa e Duvina a dare sostanza alla mediana, dal Centallo è approdato alla corte di Perlo il difensore Molardo e dalla Pro Dronero si è concretizzato l’ultimo innesto, l’esterno Rrotani. Giocatori a cui vanno aggiunti i giovani prelevati da altre squadre e quelli della cantera buschese, per formare una rosa di assoluto valore, piena di elementi abituati a stare in categorie superiori, il cui obiettivo è quello di abitare i piani alti della classifica. Al tecnico, che ha dimostrato negli anni di saper tirare fuori il meglio dai giocatori ed esprimere un calcio piacevole, il compito di assemblare un gruppo quasi tutto nuovo e dargli un’identità. Se ci riuscirà in tempi brevi, l’impressione è che questo Busca possa davvero divertirsi e lottare per grandi obiettivi. 
 
Infernotto
Continuità tra i giocatori, novità in panchina. L’Infernotto riparte per la nuova stagione con pochissimi cambi, ma uno, decisamente importante, è alla guida tecnica. Non c’è più Paolo Ghio, che dopo tre annate caratterizzate da ottimi risultati ha deciso di lasciare, al suo posto la società ha scelto Mauro Giordana, allenatore che in passato è stato a Busca e Scarnafigi in Promozione e nella scorsa stagione ha vissuto una parentesi al Moretta, in Eccellenza. A lui il compito di dare seguito a quanto di buono fatto dalla squadra di Barge negli ultimi anni, provando ad aggiungere qualcosa di nuovo. La rosa è quasi interamente quella dell’anno scorso, con l’inserimento in prima squadra di qualche giovane dal settore giovanile e la partenza di alcuni elementi: l’attaccante 2005 Marco Risso si è accasato al Villafranca appena sceso dall’Eccellenza, l’altra punta Francesco Menso e il centrocampista Matteo Quinto vestiranno invece la maglia del Perosa, in Prima Categoria. In entrata un solo colpo, un rinforzo importante per il reparto avanzato: Mattia Risso, esperto bomber classe 1996 che nella passata stagione ha segnato 16 gol con il Bricherasio Bibiana, in Prima Categoria. A lui Giordana affiderà il peso dell’attacco, chiedendogli reti pesanti, senza dimenticare il rientro di una pedina importante come Simone Dolce, che tornerà a disposizione dopo il lungo stop per infortunio patito l’anno scorso. Per il resto, c’è una vecchia guardia confermata in blocco che vuole regalarsi un’altra stagione importante. Ci sarà da soffrire, visto il livello del campionato, che l’Infernotto può approcciare con dalla sua l’esperienza di alcuni anni in categoria. Un vantaggio da far pesare con le dirette concorrenti. L’obiettivo è la salvezza: se arriverà presto, tanto meglio. 
 
Monregale
La squadra da battere? La Monregale ha tutte le carte in regola per recitare questo ruolo nel girone C del prossimo campionato di Promozione. A dirlo è la rosa di una squadra che nella passata stagione, da neopromossa, ha sfiorato l’impresa di vincere i playoff. A quel gruppo, già forte, la società ha aggiunto tasselli importanti e un allenatore che, carriera alla mano, ha dimostrato di essere decisamente di categoria superiore: per il dopo Giuliano, l’allenatore che in pochi anni che ha guidato la Monregale dall’inferno della Seconda Categoria fino quasi all’Eccellenza, Michele Magliano sembra davvero la scelta migliore che la dirigenza potesse fare. All’ex Cuneo il compito di provare a far fare ai biancorossi un ulteriore salto di qualità che significherebbe approdo in Eccellenza, l’obiettivo di una piazza ambiziosa che nelle ultime stagioni ha operato con lungimiranza e progettualità. Non è un mistero, d’altra parte, che a Mondovì abbiano sperato fino all’ultimo in un ripescaggio, a dimostrazione di quanto la società voglia raggiungere l’Eccellenza. Il mercato è stato intelligente, con l’arrivo di qualche giovane di valore già pronto e alcuni colpi che potranno dare esperienza e personalità al gruppo, come Matteo Baudena, portiere ex Cuneo e Centallo, tornato in pista dopo un anno di inattività in cui comunque non ha mai smesso di allenarsi. Alla corte di Magliano anche Andrea Gozzo, centrocampista che il tecnico conosce bene in arrivo dal Busca, e il duttile esterno Arturo Porcaro, ex Moretta. In uscita qualche elemento prezioso, ma nessun titolarissimo: quelli sono stati blindati, a partire dal nuovo capitano e leader difensivo Passerò, passando per Giraudo e proseguendo con un attacco da sogno formato dall’intramontabile Magnino, da Comino e da Di Salvatore, senza dimenticare il rientrante Lanfranco, scalpitante dopo una stagione passata ai box. Sì, la Monregale si candida ad essere una delle grandi favorite del campionato.
 
Moretta
Parola d’ordine: ripartire. Dopo un anno molto complicato, chiuso con un’amara retrocessione, il Moretta vuole tornare a sorridere. Per farlo, ha scelto la strada della rifondazione. Poche conferme e tanti cambiamenti, con una rosa comunque di ottimo livello in grado di dire la propria in ogni partita. In panchina, la società ha deciso di affidarsi ad una certezza come Ettore Cellerino, che dopo la grande impresa di aver condotto il Carmagnola alla salvezza in Eccellenza, ha accettato di tornare in biancoverde, dove era già stato in due occasioni. Il tecnico potrà rappresentare uno dei valori aggiunti del Moretta 2024/2025, ripartito da altre garanzie in campo, come Brero in difesa, Sillah e Ciccone in mediana, il giovane e talentuoso Blencio e l’esperto Turci in attacco. Uno zoccolo duro importante, attorno a cui mettere tasselli di qualità per completare la squadra. Ed allora sono arrivati nel reparto difensivo l’esperto jolly Sarwat, classe ‘85 con una lunga militanza in squadre di D, Eccellenza e Promozione, l’ex Cavour Drago, l’ex Città di Casale Benna e l’ex Carmagnola Carluccio; a metà campo ecco Vergnano (Pancalieri), davanti la qualità di Osella (Carmagnola) e di Modini, l’ultimo anno all’Alpignano (Eccellenza) ma già al Moretta dal 2018 al 2022. Insomma, sulla porta dello spogliatoio della squadra biancoverde c’è la scritta “Lavori in corso” in bella evidenza, ma basta guardare i nomi del roster per capire che quella a disposizione di Cellerino è una formazione di tutto rispetto. Dove potrà arrivare, dipenderà da tanti fattori, ma senza dubbio il Moretta si candida a stare nel gruppetto di testa del campionato di Promozione che sta per cominciare. 

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