Un viaggio nella storia delle medaglie d'oro azzurre alle Olimpiadi Invernali, da Saint Moritz nel 1948 fino alle edizioni recenti: un viaggio lungo circa 400 pagine, quelle del libro “Oro Bianco” (Infinito Edizioni, 15 euro), scritto a quattro mani da Gianmario Bonzi e Dario Ricci e presentato stasera, giovedì 14 giugno, nel salone consiliare di Borgo San Dalmazzo. Ospiti d'eccezione due atlete cuneesi che hanno respirato, in tempi diversi, l'aria delle Olimpiadi: Stefania Belmondo, 10 medaglie olimpiche in carriera nello sci di fondo, e Marta Bassino, borgarina classe '96 protagonista nello sci alpino nell'ultima rassegna a cinque cerchi a Pyeongchang.
“L'idea non era solamente fare una cronaca della storia delle Olimpiadi invernali, - ha spiegato Gianmario Bonzi, giornalista di Eurosport – ma abbiamo provato a scovare degli aneddoti che ancora non erano stati raccontati, focalizzandoci sugli atleti che hanno conquistato le medaglie d'oro azzurre nella storia delle rassegne invernali a cinque cerchi”. Un viaggio non solo sportivo: “Abbiamo cercato di inserire le Olimpiadi nei contesti politici e sociali delle varie epoche, lo abbiamo fatto brevemente ma ci sembrava giusto contestualizzare”.
Dopo l'introduzione di Bonzi e dell'ex sindaco Marco Borgogno hanno preso la parola le due “beniamine” di casa: “Ciò che più mi rimarrà dentro della mia prima esperienza olimpica è l'atmosfera del villaggio olimpico, - ha spiegato Marta Bassino - molto diversa da quella a cui ero abituata in Coppa del Mondo: non c'erano solo le mie solite compagne, ma anche tutti gli altri atleti italiani di tutte le altre discipline. E' questa la sensazione più viva che mi resta delle Olimpiadi, anche perchè, contrariamente a quanto pensavo, il giorno della gara ero molto tranquilla”.
La "chiacchierata" ha poi coinvolto il pubblico, toccando temi come il valore formativo per lo sport nei giovani, fino all'importanza, per un territorio, di avere atleti ad alti livelli in grado di promuoverlo e rappresentarlo, al di là delle vittorie e degli allori.
Carriera ricca di allori, come detto, quella di Stefania Belmondo: “Vivere le Olimpiadi è un'esperienza fortissima, per chi fa sport ad alto livello è qualcosa di meraviglioso. In quelle settimane si vive in una bolla, può succedere qualunque cosa intorno, si resta concentrati sull'obiettivo. E non ci si deve focalizzare solo su chi vince: chi arriva quinto, per esempio, ad un'Olimpiade, è un atleta formidabile, tra i migliori al mondo, anche se troppo spesso viene dimenticato”.
“Avventure” olimpiche, quelle di Stefania Belmondo, che vengono ripercorse nelle pagine di “Oro Bianco”, insieme a quelle di alcuni tra i più grandi campioni dello sport italiano, da Zeno Colò a Deborah Compagnoni, passando per Alberto Tomba e tanti altri.