“La più grande impresa di Walter Bonatti? Se devo scegliere una salita in particolare dico Gasherbrum IV, nel 1958, con Carlo Mauri. Diversa da tutte le altre e mai più ripetuta da nessun altro in oltre mezzo secolo di alpinismo”. A parlare era l'alpinista Simone Moro in un'intervista alla Gazzetta dello Sport di qualche anno fa, precisamente del 2011, ma nonostante siano passati altri sette anni l'impresa di Bonatti e Moro è rimasta intaccata, o almeno lo sarà fino al prossimo luglio, quando una spedizione tutta italiana guidata dal caporal maggiore scelto Marco Farina proverà a risalire “la montagna scintillante” alta 7.925 metri lungo la via aperta sessant'anni fa da Bonatti e Mauri.
A tentare la missione al confine tra Cina e Pakistan, oltre al capo spedizione Farina e al caporal maggiore Marco Majori, ci sarà anche un cuneese: Maurizio Giordano, 31 anni, caporale maggiore scelto degli Alpini nato a Cuneo e residente a San Benigno fino al 2007, anno in cui si è avviata la sua carriera militare. Dopo aver frequentato la scuole medie all'istituto comprensivo di Madonna dell'Olmo e dopo essersi diplomato perito agrario all'Istituto 'Don Bosco' di Lombriasco ha lavorato per un anno nel saluzzese prima di arruolarsi. Oggi è in forza al Centro di addestramento alpino di Aosta, ma non ha dimenticato le sue radici: “Da dieci anni giro l'Italia, ma sono molto affezionato a Cuneo e alla Granda, appena posso vi faccio ritorno”.
A differenza di Bonatti e Mauri, che si avvalevano dell'ausilio di una spedizione extraeuropea, i tre potranno contare solamente sulle loro forze. Un'impresa ardita solo a pensarla, come spiega lo stesso Giordano: “E' un obiettivo molto ambizioso. All'inizio ero titubante, ma ora è rimasta solamente la voglia di prepararsi al meglio e arrivare pronti mentalmente e fisicamente”. L'alpinista sa che a quasi ottomila metri potrebbe non essere sufficiente una buona preparazione fisica e mentale: “E' la montagna che comanda, specie a quelle quote. Uno può essere atleticamente preparatissimo ma patire l'altitudine. Sarà fondamentale l'acclimatamento”. In questi mesi i tre si stanno allenando duramente, condizioni meteo permettendo, tra Monte Bianco e Monte Rosa. La spedizione partirà verso l'Asia a giugno, l'impresa è prevista per metà luglio. Ritorno ad agosto.
Reinhold Messner, il più grande alpinista di sempre (o almeno così si narra a Cuneo e dintorni), ha affermato che la difficoltà del Gasherbrum IV è paragonabile se non maggiore a quella del K2, conquistato da una spedizione di Ardito Desio nel lontano 1954.
Dall' impresa del '58 la vetta del Gasherburm IV è stata conquistata solamente altre tre volte, ma sempre per altre vie: nel 1986 da una spedizione mista australiano-statunitense e nel 1997 e nel 1999 da due diversi gruppi sudcoreani.
Se i tre riusciranno a ripercorrere le orme di Bonatti e Mauri fino alla cima anche Cuneo potrà festeggiare.