La maledizione del podio non c’è più, ma non è solo questo a far sorridere di nuovo Marta Bassino. C’è la coscienza che le difficoltà, i tanti errori anche nei tracciati in teoria più favorevoli, i cambi di skiman e tutto ciò che ha condizionato in negativo la sua stagione sta lasciando il posto a un nuovo stato fisico e mentale.

 

Non è stato un cambio di passo repentino, dice lei, commentando il terzo posto nel SuperG: “È stato un progresso continuo, sapevo che facevo dei tratti bene, ora è arrivata maggiore consapevolezza e tutto funziona meglio”. Questa tre giorni a Crans Montana per la piuma d’acciaio è stata la prova della verità: ordinata nella libera di venerdì (quinto posto), stratosferica in quella di sabato, prontissima oggi ad agguantare un terzo posto che dimostra come l’exploit non fosse un fuoco di paglia.

 

“Un weekend super” sintetizza l’azzurra di Borgo San Dalmazzo. Orfane di Sofia Goggia, la più lanciata in questa prima parte di 2024, le italiane hanno riannodato i fili spezzati e sono tornate a piazzare una doppietta sul podio, la quarta in stagione. Oggi però non è stato facile trovare buone sensazioni, confida Bassino: “Era veramente difficile, la neve era pappa, non aveva consistenza. Ho sbagliato all’ingresso del piano e ho perso velocità, ma sono rimasta concentrata”. Per lei è il trentesimo podio in carriera, in un anno che era iniziato peggio di quanto fosse terminato il precedente: quanta strada da Altenmarkt e Jasna fino a qui, anche se è passato appena un mese.

 

È stata “una mega botta di fiducia”. E ci voleva. Ora si guarda avanti: “Queste gare mi danno fiducia e continuerò su questa strada. Giovedì farò un giorno di gigante e poi torneremo a fare velocità in Val di Fassa”.