CUNEO - Volley femminile - Cuneo, la carica di Greta Szakmary: "Mi piacciono le responsabilità"

La schiacciatrice ungherese è tra gli acquisti più attesi delle biancorosse. Positive le sue prime impressioni: "Possiamo fare una grande stagione"

Greta Szakmary (al centro con il numero 10) con Sara Caruso e altre compagne (Foto di Danilo Ninotto)

Gabriele Destefanis 15/10/2022 10:00

Nel profilo tracciato sul sito della società, oltre a scoprire che la sua canzone preferita è "Fly" di Ludovico Einaudi e che il libro che ama di più è "Asylum" di Madeleine Roux, apprendiamo che un difetto che Greta Szakmary individua in se stessa è il fatto che detesti perdere. Difetto? A volte, forse. Ma anche la risposta che meglio ci fa capire chi è la nuova schiacciatrice di Cuneo, una a cui carattere e personalità non mancano. A dirlo è la sua carriera: capitano della Nazionale ungherese dopo esserlo stato al Schwerin, squadra tedesca con cui in quattro stagioni ha vinto uno scudetto, due Coppe di Germania e quattro Supercoppe, giocando anche in Champions. Poi l’Aydin BBSK, in Turchia. Ed ora, a quasi 31 anni, l’approdo a Cuneo. 
 
Cosa ti ha portato qui? 
“Quando ero più giovane il mio sogno era quello di giocare un giorno in Italia. Dopo cinque anni fuori dall’Ungheria, ho preso questa decisione: sono sicura che Cuneo sarà una tappa molto importante della mia carriera”. 
 
Hai raggiunto la tua nuova squadra solo da poche settimane: il primo impatto? 
“Ho trovato un ottimo ambiente, una città bellissima ed una società molto organizzata e professionale. Anche con le compagne va molto bene. Sono così gentili e amichevoli: insieme possiamo fare davvero una bella stagione”. 
 
Cosa ne pensi della squadra di Cuneo? Secondo te quali obiettivi può porsi? 
“Dopo tre settimane insieme alla squadra e all’allenatore, la mia impressione è che se lavoriamo in questa direzione, credendo in quello che facciamo, sicuramente potremo raggiungere i nostri obiettivi”. 
 
Come sta andando con la lingua italiana? 
“La vostra lingua mi piace davvero tanto, voglio impararla. Da quando sono arrivata ho già imparato alcune parole e frasi. Il mio obiettivo è essere in grado di parlare italiano entro la fine della stagione. Le mie compagne mi stanno aiutando molto: ogni volta chiedo ‘Come si dice questo?’, e loro mi rispondono. Presto spero di poter rilasciare un’intervista in italiano (ride, ndr)”. 
 
Con la Nazionale dell’Ungheria recentemente hai conquistato la qualificazione agli Europei: che emozioni ti ha dato, considerando che sei anche la capitana? 
“Sono così orgogliosa della squadra: per la pallavolo ungherese è una gran cosa essere agli Europei, è la quinta volta in assoluto. È un onore essere il capitano di questa squadra e avere avuto la possibilità di guidarla al raggiungimento della qualificazione”. 
 
A Cuneo sei una delle giocatrici con più esperienza, anche internazionale. Come vivi questa cosa? 
“Sì, è così anche in Nazionale: ho più esperienza rispetto alle giovani giocatrici che ci sono in squadra, ma non ho mai vissuto questo come una pressione. Per me rappresenta una motivazione per essere sempre al cento per cento in ogni allenamento e dare il buon esempio alle più giovani”. 
 
Hai giocato in Germania e in Turchia: che esperienze sono state? 
“Ho tanti bei ricordi. Ho vissuto esperienze bellissime in Germania, ma anche in Turchia ho appreso molto. In Germania ho imparato a giocare una pallavolo veloce: non solo attaccare le palle veloci, ma decidere in maniera rapida, in breve tempo, leggendo meglio il muro e facendo le scelte migliori. Invece in Turchia il campionato è fisicamente più forte, diverso da quello tedesco. Mi è piaciuto molto e mi ha dato una ulteriore e differente esperienza”. 
 
Hai avuto modo di visitare Cuneo? Cosa ti piace di più? 
“Cuneo è una città davvero molto carina, non vedo l’ora di scoprirla sempre di più. Finora non ho avuto molto tempo, ma quando avrò la possibilità, mi piacerebbe andare in montagna e curiosare ancora. Ogni volta Cuneo mi dà qualcosa in più”. 
 
Cosa ti piace fare nel tempo libero? 
“Mi piace molto passeggiare per il centro della città, sedermi per prendere un caffè, andare a pranzo o a cena con le mie compagne”. 

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