CUNEO - Volley, l'attesa dei Blu Brothers: "La notte non si dorme. Dopo tanti anni, ci meritiamo questa partita"

Il presidente Marco Manera racconta le emozioni della tifoseria in vista della gara di giovedì con Brescia: "Ci aspettiamo il sold out. A prescindere da come andrà, i ragazzi sono stati eccezionali"

Gabriele Destefanis 22/04/2025 14:58

Se sei un vero tifoso di Cuneo Volley, in questi giorni è difficile riuscire a dormire. La partita che potrebbe regalare un sogno è già giovedì, ma sembra non arrivare mai: “E chi ci riesce a prendere sonno? La notte la passiamo a scambiarci messaggi in chat”. A parlare è Marco "Tony" Manera, il presidente dei Blu Bothers, al quale abbiamo chiesto di raccontarci questi giorni pieni di emozioni in attesa della gara 2 della finale playoff contro Brescia.
 
Allora Marco, come va?
“Bene dai, a parte la tensione…”.
 
Ce n’è tanta?
“Decisamente. Da quando è caduta l’ultima palla nella gara 3 di Prata di Pordenone che ha significato raggiungere la finale, non si dorme più. Vorremmo che fosse già giovedì, perché l’attesa è snervante”.
 
Dopo quella partita di Prata c’è stata la trasferta di Bescia nella gara 1 della finale vinta nettamente. Cosa ha significato per voi?
“È stato tutto molto particolare, intanto perché ci siamo trovati ad organizzare una trasferta in pochissimo tempo, e per questo devo dire grazie a Nicola Bordiga, che si occupa sempre di questi aspetti. Siamo andati a Brescia in 120, 60 si sono mossi con il nostro pullman: numeri davvero importanti. È stata dura a livello organizzativo, ma almeno ci ha aiutato a tenere la testa impegnata e non pensare troppo alla partita. Salire sul pullman e vedere tutte quelle persone è stato bellissimo. Poi là, è stato uno spettacolo inimmaginabile: sapevamo che le possibilità di fare bene c’erano. Ma così bene, non ce lo aspettavamo. Neanche nei nostri sogni più profondi lo potevamo sperare”. 
 
Cosa vi piace di questa squadra?
“Nessuno ha fatto grandi proclami ad inizio stagione. Gli anni passati si parlava di Superlega già prima dell’avvio del campionato. Eppure i nomi importanti ci sono: abbiamo i due migliori centrali del campionato, gli schiacciatori sono forti, il palleggiatore non sto neanche a presentarlo, il libero è qualcosa di folle, l’opposto è un valore aggiunto che sta facendo la differenza. Nessuno di questi ragazzi, però, ha mai fatto una dichiarazione fuori dalle righe, l’allenatore non ha mai nascosto che la squadra non fosse costruita per vincere. Hanno solo e sempre lavorato e adesso hanno aggiunto un livello di gioco che negli ultimi anni non abbiamo mai visto. Ripeto: stanno facendo qualcosa di inimmaginabile: a prescindere da come andrà a finire, sono stati eccezionali”.  
 
Come state vivendo questi giorni di attesa?
“Organizzando quello che c’è da fare, e restando pronti in caso di gara 3, perché dobbiamo tenere i piedi per terra: Brescia è forte e ha ancora tutte le possibilità di ribaltare la finale. Ci stiamo vivendo il momento, aspettare è durissima, ma intanto passiamo il tempo scrivendo sulla nostra chat e pensando a cosa sono stati gli ultimi 10 anni. Tra serie B, il Covid e anni francamente molto deludenti, siamo riusciti a mantenere in piedi qualcosa di eccezionale. A Brescia io e gli altri due del vecchio direttivo ci guardavamo intorno, vedendo tantissime facce nuove. Significa che nonostante i risultati non siano sempre stati all’altezza, siamo comunque riusciti a costruire qualcosa di importante, a far riavvicinare alla pallavolo tanta gente. Questo per noi è un grande orgoglio. La partita di giovedì è una occasione enorme, per noi rappresenta un punto di partenza, non di arrivo. E credo che ci meritiamo di viverla”.
 
Ma quindi la parola “Superlega” si può pronunciare? 
“Si può perché esiste, ma solo per quello (ride, ndr). Diciamo che in questi giorni di scaramanzia ce n’è parecchia, e ogni giorno ne spunta fuori una diversa. Qualcuno addirittura non lava i vestiti dalla gara 3 di Prata, continuando a indossarli nelle partite. Cerchiamo di viverla anche un po’ in modo scherzoso, ma vi assicuro che è una sofferenza quasi fisica!”.
 
Cosa state preparando per giovedì? E cosa vi aspettate dai cuneesi?
“Ci aspettiamo il sold out, con il palazzetto pieno in ogni ordine di posto. Speriamo che chiunque abbia attraversato la strada di Cuneo Volley anche solo una volta nella sua vita, giovedì sera ci sia, in un modo o nell’altro. In curva sarà presente lo zoccolo duro, naturalmente, ognuno al proprio posto. Ma siamo pronti ad accogliere anche chi manca da un po’ e vorrà tornare, chiunque conosca almeno un coro e voglia venire a darci una mano per questo grande appuntamento. Siamo carichi a pallettoni. Anche se la squadra adesso non sembra avere bisogno di nulla, noi siamo pronti a trasmettere quel qualcosa in più nei momenti difficili con un coro, un incitamento o anche solo con uno sguardo verso chi si girerà verso di noi. Per dare quella spinta che ci possa far arrivare dove...non si può dire”. 

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