Da 0-1 a 3-1 in un tempo, in 10 contro 11. Difficile crederci, eppure è successo davvero. Ci è riuscito il Fossano nella gara di andata della semifinale nazionale dei playoff di Eccellenza, il match finora più importante di tutta la stagione, ricordandoci una volta di più perché siamo follemente innamorati del calcio, sport capace di scrivere storie pazzesche e regalare emozioni indescrivibili. Uno stremato mister Merlo, per commentare la vittoria dei suoi sul Sandonà, ha usato la parola "sogno", e francamente sembra quella più azzeccata per descrivere quanto accaduto questo pomeriggio al "Pochissimo", dove ad un certo punto per i blues sembrava tutto compromesso, e poi, meno di un'ora dopo, il pubblico cantava festante per una finale che adesso è davvero ad un passo.
Merito di una squadra con un carattere grande così, cambi che in pochi possono permettersi e alcuni giocatori che con questa categoria non c'entrano nulla, come Vincenzo Alfiero, autentico trascinatore dei fossanesi, che però nel primo tempo non sono riusciti ad esprimersi sui loro soliti livelli. La squadra di Merlo, schierata con il consueto 3-5-2 con due soli giovani in campo (nella fase nazionale non ne sono richiesti tre) e capitan Campagna sistemato a destra come quinto di centrocampo, sono parsi più timidi e meno intraprendenti del Sandonà. I veneti si sono fatti preferire, facendo maggiormente la partita nei primi 45 minuti, aperti da un tiro-cross pericoloso di Campagna smanacciato da Noè (4'), ma poi caratterizzati dagli ospiti decisamente più pericolosi, soprattutto al 12', con il colpo di testa di Soncin finito fuori, e al 20', quando una sanguinosa palla persa da Tarsitano consente a De Stefani di affondare e concludere da buona posizione, senza però inquadrare la porta. Su un altro inusuale errore in disimpegno, al 29' il Fossano incassa il vantaggio dei veneti, bravi a distendersi in contropiede e fare arrivare la palla a Crivaro, il cui cross rasoterra trova sul secondo palo la conclusione vincente dell'accorrente Mazzon.
Pochi minuti ed ecco la mazzata del rosso a Prato, che proprio al limite dell'area ferma di esperienza la corsa di Crivaro lanciato a rete, per l'arbitro in maniera fallosa. Difficile giudicare, ma l'impressione è che il contatto potesse essere valutato come legale, anche se al limite. Non per il direttore di gara, che decide per l'espulsione del difensore tra le proteste dei fossanesi, che poco dopo si vedono anche annullare una rete di De Benedetti per un presunto fallo in attacco su azione d'angolo. Padroni di casa sull'orlo di una crisi di nervi, ma bravi a non uscire dalla partita e a tornare in campo con spirito e atteggiamento giusti in una ripresa in cui l'inferiorità numerica non si è mai vista.
Già al 2' Bongiovanni sfiora il pareggio con un diagonale uscito di pochissimo, preludio al rigore conquistato da attaccante di razza da un Alfiero immarcabile, che si porta a spasso Pasian sulla linea di fondo, costringendolo ad atterrarlo, e trasformato dallo stesso bomber con una conclusione centrale (7'). Pareggio preziosissimo, da difendere con i denti in vista del ritorno? Forse per tutto il "Pochissimo", non per i ragazzi con la maglia gialla, letteralmente scatenati e caricati dal gol. Alfiero con un altro assolo va a centimetri dal vantaggio (17'), poi dopo l'occasione del Sandonà con De Stefani (21', grande intervento di Cirillo) si capisce da quale parte stia andando l'inerzia del match quando la gran botta da fuori di Di Sopra centra la traversa a portiere battuto.
Segnali, che il Fossano prontamente coglie. Merlo ridisegna la squadra con un più compatto 4-4-1 inserendo Malltezi a destra, che al 39', sull'ennesima giocata sontuosa di Alfiero (palla domata e imbucata in campo aperto per il compagno) mette a sedere un avversario e poi insacca con un colpo da biliardo. Apoteosi al "Pochissimo", che però deve vedere ancora il meglio. Al 48' altra ripartenza, altro "panchinaro" entrato con gli occhi giusti, Specchia, che scappa a destra e si inventa una "trivela" di esterno destro da stroppicciarsi gli occhi che finisce imparabilmente nell'angolino opposto. Lo stadio impazzisce, Merlo alza le braccia e si gira verso la tribuna urlando un "siamo grandi".
Il Fossano ribalta una partita incredibile e si presenta alla gara di ritorno con un vantaggio importante, sia in termini numerici, perché in Veneto i blues potranno anche perdere con un gol di scarto, sia dal punto di vista psicologico, dopo una prova di forza di cui in poche squadre sarebbero state capaci.
Fossano - Sandonà 3-1
Fossano: Cirillo 6,5, Cesaretti 7, Bongiovanni 6 (50' st Skrypnyk sv), Prato 6, De Benedetti 7, Grandoni 6,5, Campagna 7,5, Cattaneo 6 (31' st Medda 6,5), Alfiero 8 (42' st Specchia 7), De Souza 5,5 (24' st Malltezi 7), Tarsitano 5,5 (24' st Faraula 6,5). A disposizione: Menino, Bertello, Marku, Viglietta. Allenatore: Merlo 8.
Sandonà: Noè 6, Mazzon 6,5 (41' Di Sopra 6), Pasian 5,5, Granzotto 6, Fortunato 6, Abcha 6, Soncin 6, Scroccaro 6,5, Martini 5 (16' st Beradi 5,5), De Stefani 6, Crivaro 6,5. A disposizione: Teso, Crescente, Donadello, Brichese, Bisiol, Angi. Allenatore: Bisiol 5,5.
Arbitro: Colazzo di Casarano 5,5 (Nesi e Cardini di Firenze).
Espulsi: 36' Prato (F).
Reti: 29' Mazzon (S), 7' st Alfiero rig. (F), 39' st Malltezi (F), 48' st Specchia (F).