FOSSANO - Calcio, playoff di Eccellenza: Fossano-Sandonà 3-1, le pagelle dei blues

Alfiero di un'altra categoria, Campagna cambia tre ruoli ma non sbaglia niente, Malltezi e Specchia decisivi entrando dalla panchina. E mister Merlo azzecca tutte le mosse

Gabriele Destefanis 27/05/2024 14:47

Il Fossano si impone per 3-1 sul Sandonà nella gara di andata dei playoff nazionale di Eccellenza. Le pagelle dei blues.
 
Cirillo 6,5: senza il suo piedone che nega il gol a De Stefani nella ripresa, sul risultato di 1-1, adesso staremmo parlando di un'altra partita. Parata decisiva, che lo riscatta ampiamente da qualche sbavatura in uscita nel primo tempo.
 
Cesaretti 7: braccetto di sinistra nella difesa a tre del primo tempo, poi centrale da metà ripresa, quando Merlo decide di passare a 4. Sempre attento e concentrato, dalle sue parti non si passa.
 
Bongiovanni 6: non parte bene. Contratto e stranamente impreciso, ci mette un po’ a entrare in partita, sbagliando anche il passaggio che innesca la ripartenza del Sandonà in occasione del gol del vantaggio. Nella ripresa torna il giocatore che tutti conosciamo: vivo, intelligente e sempre pericoloso in fase offensiva (dal 50’ st Skrypnyk sv).
 
Prato 6: lascia i suoi in dieci, ma la punizione sembra eccessiva per un intervento su cui si poteva lasciar correre. Fino al momento dell’espulsione la sua è una prestazione non scintillante, come tutta la squadra, ma neanche da buttare. Il suo rosso scuote il Fossano, che gioca meglio in 10. Non lo sapeva, ma forse è stato lui a cambiare la partita favorevolmente per i blues.
 
De Benedetti 7: guida la difesa con autorità, prestanza fisica e personalità. Di testa le prende tutte, anche nell’area avversaria, come in occasione del gol annullato sullo 0-1 che fa arrabbiare i fossanesi. Nella ripresa, nella fase di pressione massima del Sandonà, si piazza al centro del bunker e chiude tutti i varchi. Leader difensivo. 
 
Grandoni 6,5: la partita di sofferenza che viene fuori non favorisce i giocatori di qualità. Lui non se ne cura, si rimbocca le maniche e si mette a lavorare per la squadra. E quando c’è da giocare e fare calcio, si accende, con lampi di classe e la solita pulizia calcistica. Non si nasconde mai, anche nei momenti più difficili va a prendersi la palla con grande personalità. 
 
Campagna 7,5: escluso Alfiero, che con la categorria non c'entra nulla, il migliore in campo. Sarebbe un centrocampista, ma parte da quinto di destra, dopo il rosso di Prato va a fare il terzo di difesa e nel finale, con il passaggio al 4-4-1, diventa terzino sinistro. Il tutto senza fare una piega e senza sbagliare un intervento. D’altra parte, non si collezionano oltre 200 presenze tra serie B, C e D per caso. 
 
Cattaneo 6: non brillante e fluido come al solito, ma la sua è comunque una partita sufficiente, in cui fa tante cose utili per la squadra. Non al meglio, viene sostituito nella ripresa (dal 31’ st Medda 6,5: entra nel momento di massima spinta del Sandonà, chiamato a fare una partita di sacrificio e ordine tattico da centrocampista centrale nel 4-4-1: non era per nulla facile, ma lo fa molto bene, innescando anche l’azione del vantaggio).
 
Alfiero 8: letteralmente immarcabile. La palla non gliela tolgono mai. Qualsiasi cosa gli buttino in avanti, lui la trasforma in qualcosa di interessante. Per info, chiedere a Malltezi, che in occasione del gol del vantaggio pensa solo a correre, tanto sa che “Alfio” quella palla la addomesticherà e gliela servirà in maniera perfetta. Per non parlare della giocata con cui si procura il rigore, ormai un marchio di fabbrica: difesa della palla e aggiramento dell’avversario in pochi centimetri sulla linea di fondo. L’ha fatto di nuovo e l’ha fatto benissimo. Ah, poi il rigore lo trasforma anche, ma ormai i suoi gol non fanno più notizia. Devastante (dal 42’ st Specchia 7: come fare a lasciare il segno entrando a pochi minuti dalla fine? Lui lo spiega a tutti firmando il 3-1 con una giocata folle anche solo a pensarla, un tiro di esterno destro che fa impazzire lo stadio e avvicina il Fossano alla finale).
 
De Souza 5,5: se Alfiero fa a sportellate con tutti e si esalta nelle partite sporche, lui invece ha bisogno di avere la palla nei piedi per liberare tutto il suo talento. Nel primo tempo la squadra non lo aiuta e lui fatica ad entrare nel vivo del gioco e incidere, poi si sacrifica dando una mano al centrocampo quando i blues restano in inferiorità numerica, ma non è certo la sua giornata migliore (dal 24’ st Malltezi 7: quando aspetta di entrare, a bordo campo, sembra un leone in gabbia. Poi va dentro e inizia a correre, senza mai fermarsi, sprigionando tutta la sua potenza fisica. Non crede ai suoi occhi quando vede tutto quel campo davanti a sé da poter “mangiare” sull’assist di Alfiero, ma ci mette anche tanta qualità e lucidità nel dribbling e nel sinistro preciso con cui batte Noè). 
 
Tarsitano 5,5: fatica a trovare la posizione e perde, non solo per colpe sue, un paio di palloni sanguinosi in mezzo al campo. Qualche guizzo in più nella ripresa, ma vale il discorso fatto per De Souza: non la sua giornata migliore (dal 24’ st Faraula 6,5: ottimo impatto sul match: Merlo lo inserisce per coprirsi un po’ ridisegnando la difesa a 4, lui risponde presente giocando una mezz’ora di ottimo livello con poche sbavature. Prezioso).
 
All. Merlo 8: c’è tanto di suo in questa vittoria. La qualità della panchina senza dubbio lo aiuta, ma lui non sbaglia una mossa. Tiene le due punte nonostante l’inferiorità numerica finché può, poi cambia assetto, sembra che la squadra si abbassi troppo, in realtà si crea nuovi spazi da attaccare con la gamba fresca di Malltezi. Specchia entra e dopo pochi minuti si inventa il gol del 3-1. Serve altro? Perfetto. 

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