PIANFEI - “Non puoi fidarti di gente così”: quando gli azzurri del rugby sconfissero l’apartheid

Il libro di Massimo Calandri, ospite dei Panathlon Club di Cuneo e Mondovì, racconta la storia sconosciuta della trasferta della Nazionale nel Sudafrica degli anni ‘70

18/10/2024 12:10

Giovedì 17 ottobre, presso l’hotel ristorante La Ruota di Pianfei si sono riuniti, occasionalmente, i soci dei club Panathlon di Cuneo e Mondovì, per la consueta conviviale mensile, che aveva questa sera come tema il rugby.
 
I due presidenti del Panathlon International, Giovanni Mellano per Cuneo ed Ezio Tino per Mondovì, hanno salutato gli oltre sessanta soci presenti, esponendo loro il tema a soggetto sportivo della serata. Nel suo intervento Tino ha ricordato che in Provincia di Cuneo sono presenti quattro squadre di rugby: Cuneo Pedona, Fossano, Saluzzo e Val Tanaro, per la quale era presente un rappresentante. La parola è poi stata lasciata al conduttore della serata, il consigliere cuneese Vittorio Sommacal, appassionato di rugby, che ha presentato gli ospiti della serata: Massimo Calandri e Loris Salsi.
 
Massimo Calandri, genovese classe 1963, è un giornalista inviato del quotidiano “La Repubblica”, ex giocatore di rugby che ha raggiunto nel corso della sua carriera anche la serie “A” del campionato italiano, mentre Loris Salsi, emiliano classe 1950, trapiantato a Genova Sestri in giovanissima età, è un ex nazionale, tra i protagonisti del libro, divenuto in seguito allenatore delle squadre di Milano, Brescia e Torino, che ha portato per ben cinque anni al secondo posto nel campionato italiano.
 
Calandri ha scritto il libro “Non puoi fidarti di gente così - Storia della Nazionale di rugby che sfidò l’apartheid” incuriosito dalla storia sentita riferire ai tempi in cui giocava, che raccontava della trasferta, quasi clandestina e durata un mese, affrontata dalla squadra nazionale italiana, che si recò in Sudafrica e Rhodesia per affrontare i Leopards, squadra composta esclusivamente da giocatori di colore, fatto ai tempi impensabile, poiché era impedito ai bianchi di avere qualsiasi contatto con i neri. L’autore ha saputo emozionare e coinvolgere i presenti con il suo avvincente racconto, scaturito dalle interviste fatte ai componenti della squadra azzurra, coadiuvato dai ricordi di Loris Salsi, che ha citato la sua esperienza e gli insegnamenti avuti dal capitano di quei tempi, Marco Bollesan.
 
Al termine della bella serata Massimo Calandri ha autografato alcune copie del libro, disponibile nelle librerie o su Amazon, per quanti fossero interessati e volessero conoscere a fondo la storia di quegli eventi.

c.s.

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