Alessandra Fissolo, presidente della squadra di pallavolo femminile LPM Bam Mondovì di Serie A2, è stata intervistata dalla redazione di
SuperNews. Tra i temi affrontati la mancata concessione delle promozioni, la condizione economica della società e gli aiuti ricevuti da parte della Federazione.
Sullo stop del campionato
Fino all'ultimo, siamo state tra le poche società che ha cercato di non interrompere il campionato. Eravamo disposti ad aspettare e riprendere a giocare anche a maggio, giugno, quando sarebbe stato possibile. Ovviamente, auspicavamo a una continuazione della stagione che non avrebbe fatto rischiare nulla né alle squadre né ai nostri tifosi, in totale sicurezza sanitaria. Tuttavia, credo che non ci fossero alternative alla decisione della chiusura definitiva.
Sulle mancate promozioni e retrocessioni
Noi, come consorziato di Lega, avevamo proposto alla FIPAV di far salire in A1 le due squadre che avevano primeggiato in campionato e che si trovavano prime in classifica al momento dell'interruzione della stagione. Tuttavia, la Federazione ha fatto scelte differenti, decidendo di congelare la situazione, senza stabilire né vincitori né vinti. Non mi sento, però, di criticare questa scelta, è tutto opinabile.
Umore in casa Mondovì
Mondovì stava facendo un'ottima stagione, con una squadra molto giovane. C'era tanto entusiasmo, le ragazze stavano lavorando davvero bene. Ovviamente, è una stagione che lascia l'amaro in bocca. Così, ci stiamo preparando per ripartire con lo stesso spirito in uno scenario diverso, imprevedibile, anche dal punto di vista economico. Stiamo cercando di allestire una squadra nuovamente competitiva: il nostro allenatore Delmati è stato confermato per la prossima stagione, ci stiamo anche muovendo sul mercato, compatibilmente con le finanze disponibili.
Perdite economiche e tagli sui compensi dei tesserati
Noi siamo una società che si basa, oltre che sulle sponsorizzazioni, su eventi ed attività: per esempio, il Torneo della Ceramica, un torneo di 64 squadre che arrivano da tutta Italia e dall'estero e che per alcuni giorni si fermano a Mondovì, così come il Master di Minivolley, il Summer Volley Academy, tutte iniziative che aiutano a sostenere le casse della società. Per quanto riguarda gli sponsor, gli sponsor principali continuano a essere con noi. Tuttavia, ci sono anche tantissimi sponsor più piccoli che sono stati colpiti dalla crisi in maniera più forte. Quindi, si parla di un danno economico di decine di migliaia di euro. E' difficile garantire, adesso, il 100% del compenso alle atlete: le partite non sono state più giocate, di conseguenza è mancata anche la vendita dei biglietti. Tutti dovremo fare un sacrificio.
Sul futuro della LPM Mondovì e sul supporto da parte della FIPAV
Pallavolisticamente parlando, la Mondovì è un'isola felice: è una squadra seguitissima, anche dalle istituzioni, il palazzetto è sempre pieno, la gente è legatissima alle ragazze. Inoltre, abbiamo un settore giovanile molto ampio, in cui investiamo moltissimo, con allenatori qualificati, e ciò fa sì che tantissime famiglie del nostro territorio abbiano le bambine che giocano nelle nostre squadre, contribuendo così ad un ulteriore attaccamento alla squadra. Per ciò che riguarda, invece, la Federazione, ha dato un contributo importante in generale al mondo del volley, riducendo i costi di tesseramento, ridotto i costi di iscrizione ecc. Tuttavia,
bisogna essere più concreti: per la Mondovì, si tratta di circa 600 euro in meno su investimenti di 50.000 euro, non c'è proporzione. Questi possono essere grandi aiuti per le piccole realtà, ma per le società di vertice non sono contributi che possono risolvere grandi problemi. In ogni caso, io rimango fiduciosa: la FIPAV ha fatto un bel passo nei confronti delle società più piccole, ora aspettiamo un intervento per le società più strutturate.