Tra poche settimane, precisamente il 26 giugno, Alice Farina (188 cm) compirà 23 anni e potrà festeggiare da pumina. Il reparto centrali si impreziosisce così con un’atleta che ha tanta voglia di migliorare e scoprire la realtà sportiva dell’LPM BAM Mondovì. Nata a Vigevano (Pavia), Alice Farina scopre tardi la pallavolo, verso i 16 anni. Dopo alcuni campionati ad Alessandria, la città in cui vive, la giocatrice trascorre tre stagioni in B1 al Parella Torino, con coach Mauro Barisciani, che ben conosce Mondovì e la società rossoblu. Lo scorso anno per la promettente centrale arriva il salto il Serie A2, tra le fila dell’Anthea Vicenza. Adesso la sua carriera prosegue alla LPM BAM Mondovì, dove avrà modo di crescere ancora, confrontandosi con giocatrici con maggiore esperienza nella categoria.
“Dopo tre anni in B1 a Parella avevo voglia di andare in A2. Ho passato questo ultimo campionato a Vicenza, con una società che mi ha dato fiducia e dove ho potuto giocare da titolare, mettendomi così alla prova. Devo dire che è andata bene, non mi sono mai sentita troppo in difficoltà, anche con le squadre più forti. Dal punto di visto tecnico credo di essere cresciuta in quest’ultima stagione: quando giochi contro squadre con un livello più alto, si cresce per forza - spiega Alice Farina -. Da questa nuova stagione a Mondovì mi aspetto una forte crescita tecnica, grazie alla guida di coach Marco Gazzotti, e di trovare un buon gruppo, da cui io possa imparare, sia dalle ragazze che sono davanti a me nel ruolo, Pizzolato e Riparbelli, che dalle altre compagne”.
Non c’è solo il volley nella vita di Alice Farina: “Sono studentessa di osteopatia a Torino, sono al quarto anno. Ho già conseguito una triennale in Scienze Motorie e spero quindi in un anno di concludere il ciclo di studi”.
La nuova pumina rivolge poi un messaggio agli Ultras Puma ed al pubblico monregalese: “Sono curiosa di conoscerli e li invito tutti al PalaManera a sostenerci. Non sono abituata ad una curva numerosa e sarà una novità per me trovare un ambiente caldo al palazzetto, che non guasta mai, soprattutto per giocare in un’atmosfera importante, con una tradizione come quella di Mondovì”.