Un tecnico vincente, un nuovo direttore sportivo e una rosa attrezzata. Con questi ingredienti, il Saluzzo riparte dopo un’annata travagliata, soprattutto per i numerosi cambi in panchina. Le novità sono diverse, in particolare per quanto riguarda la società e lo staff tecnico. C’è, innanzitutto, un nuovo direttore sportivo, Paolo Polesenani, ex direttore generale della CBS e in passato nel settore giovanile del Torino. E poi il volto nuovo in panchina, che può rappresentare il vero valore aggiunto del Saluzzo: Salvatore Telesca. L’uomo delle due Coppe Italia consecutive vinte con l’Alba Calcio ha tante motivazioni dopo l’amaro esonero, non senza polemiche, a poche giornate dalla fine della passata stagione con i langaroli. Corteggiato da diverse società in estate, ha deciso di sposare il progetto di una piazza storica e calcisticamente importante come Saluzzo.

 

Con lui la società granata spera di trovare quella stabilità in panchina mancata nella passata stagione (quando si sono alternati tre tecnici: Melardi, Caserio e Caputo). Con lui, ma anche con un gruppo storico che è stato confermato in blocco, a partire dal capitano Gabriele Carli e dall’altro centrale Andrea Caldarola, bandiere e punti di riferimento della squadra. Da sottolineare, inoltre, le importanti permanenze dell’esperto centrocampista Othman Faridi e di due attaccanti di grande livello per la categoria come Gabriele Pinelli e Davide Micelotta, oltre ad alcuni giovani interessanti. Attorno a queste certezze, la società ha puntellato la rosa con acquisti mirati.

 

Il colpo ad effetto è senza dubbio Pietro Zeni, centrocampista di grande qualità in arrivo dal Chisola, in serie D (dove nella passata stagione ha collezionato 30 presenze), giocatore in grado di alzare il livello tecnico della squadra di Telesca, che potrebbe anche utilizzarlo più avanti. Dal Chisola è approdato in granata un altro centrocampista importante come Andrea Bellucca. Tra i volti nuovi c’è anche Gabriele Shtjefni, che l’allenatore ha voluto di nuovo con sé dopo averlo avuto all’Alba Calcio, società da cui sono arrivati anche i terzini Sebastiano Coppola e Lorenzo Dell’Anno. In porta è stato scelto un classe 2004, Samuele Romanin, ex Grugliasco, mentre sulla corsia di sinistra potrebbe trovare spazio un 2005 pronto come Kevin Birtolo, l’anno scorso al Pianezza (Promozione). 

 

Una squadra interessante, con diverse soluzioni tattiche, come ha dimostrato nelle prime due partite di Coppa Italia contro il Moretta, nelle quali, con una vittoria e un pari, il Saluzzo ha superato il turno. L’obiettivo? Fare un campionato di alto livello, provando a stare nelle zone alte della classifica, pur con la consapevolezza che si tratta di un campionato davvero molto competitivo. “Sicuramente sarà più difficile rispetto all’anno scorso, perché l’asticella si è alzata – spiega mister Telesca -. Vedo un campionato che si è livellato verso l’alto, con un paio di squadre sopra le righe e tante altre molto attrezzate, con valori vicini e quindi con tantissime partite dall’esito non scontato. In questo contesto, noi pensiamo di poter fare un campionato di media-alta fascia. Sappiamo di poter essere competitivi, ma siamo consapevoli anche di avere un gap rispetto ad altre squadre: con il lavoro e la competenza cercheremo di colmarlo. A dicembre si potrà fare un primo bilancio e potremo conoscere meglio i nostri reali obiettivi”.

 

Intanto, il tecnico ha ottenuto risposte positive dalla preparazione e dalle prime uscite ufficiali: “Finora ho avuto buone indicazioni, sia dagli allenamenti che dagli incontri di Coppa, che mi sono anche serviti per provare alcune soluzioni. Sono soddisfatto della rosa che ho a disposizione: c’era già una base importante, un gruppo storico che è stato fondamentale aver mantenuto. Poi sono state apportate alcune piccole modifiche, con l’arrivo di giocatori sia giovani che più esperti: alcuni li conosco bene perché li ho allenati lo scorso anno all’Alba Calcio e li ho voluti ancora con me”. 

 

A livello tattico, Telesca sta allenando diverse soluzioni. Difesa a 3 o a 4? Tridente o un modulo con tre trequartisti dietro ad una prima punta? Per ora il tecnico ha mischiato le carte, proponendo due sistemi diversi nelle prime due partite ufficiali. Ma al di là di come sceglierà di giocare, la vera sfida per lui sarà quella di riuscire a far convivere tutti i "vecchi" di spessore dalla metà campo in su, dove la qualità non manca davvero. In questo senso, si guarda ancora al mercato last minute con un certo interesse, perché potrebbe regalare qualche fuoriquota che consentirebbe all'allenatore di non essere costretto a sacrificare nessuno dei big: “Ci stiamo guardando intorno - conferma Telesca -: se ci sarà la possibilità, potremo valutare l’innesto di qualche fuoriquota (in campo obbligatoriamente devono esserci un 2003, un 2004 e un 2005, ndr). Tatticamente, stiamo lavorando su più sistemi. La squadra conosce già molto bene la difesa a 3 per aver giocato così spesso nella passata stagione, ma possiamo proporre anche una difesa a 4. E pure davanti abbiamo diverse soluzioni”.