Il giudice sportivo ha comminato una maxi squalifica al portiere Lys Gomis, ex calciatore di Serie A con le maglie di Torino e Frosinone. Salvo ricorsi, dovrà restare lontano dai campi di gioco per i prossimi diciotto mesi, per la precisione fino al 13 ottobre 2023.
Una decisione motivata, si legge nel provvedimento disciplinare, dalla “condotta gravemente violenta, ingiuriosa e minatoria nei confronti dell’arbitro” durante l’incontro di Seconda Categoria tra il Genola, attuale squadra di Gomis, e l’ASD Langa Calcio di La Morra, valevole per la ventiduesima giornata del Girone F. La “volontaria e ingiustificata aggressione” ha avuto luogo dopo la convalida del 3-3, con un gol segnato proprio allo scadere dai lamorresi. Nel referto l’arbitro ha dichiarato di essere stato rincorso dal portiere genolese fino a centrocampo, afferrato per il collo e fatto oggetto di insulti. In seguito, mentre si allontanava verso gli spogliatoi, sarebbe stato aggredito da un altro tesserato del Genola e poi di nuovo da Gomis, al punto da indurlo a richiedere l’intervento di una volante dei carabinieri.
L’ex granata però contesta in tutto la versione dell’arbitro: “C’è stata una discussione accesa e avrei accettato una normale squalifica. Ma non ho mai messo le mani al collo dell’arbitro e nemmeno l’ho rincorso. A fine primo tempo, anzi, mi ero scusato con lui per aver alzato troppo la voce mentre contestavo un fuorigioco”. Il Genola ha già presentato ricorso contro la decisione del giudice sportivo e Gomis si dice pronto ad agire in tutte le sedi per tutelarsi: “Non ho mai commesso azioni violente in tutta la mia carriera e di certo non lo farei in Seconda Categoria. Ora sono padre e gioco per divertirmi”.
Nato a Cuneo nel 1989 da famiglia senegalese, Gomis è cresciuto nel vivaio del Cuneo e poi in quello granata mettendosi in luce, a fine anni Duemila, come uno dei più promettenti estremi difensori in Italia. In seguito è stato portiere di riserva nel Torino, per quattro stagioni tra Serie A e B, e ha vestito le casacche di varie squadre tra cui Trapani, Lecce, Paganese e Teramo. Nel 2020 il ritiro dal professionismo, a causa di un infortunio, poi la decisione di tornare a giocare nei dilettanti. I fratelli minori Alfred e Maurice hanno seguito le sue orme e oggi giocano uno nello Stade Rennaise, in Ligue 1 francese, e l’altro nel campionato cipriota con l’Agia Napa.