DOGLIANI - A Dogliani un'opera temporanea di David Tremlett in omaggio ad Ezio Bosso

Sabato 9 settembre si terrà l’inaugurazione dell’installazione site-specific “Rain in your Black Eyes- per Ezio” nella Cappella del Ritiro del Sacra Famiglia

20/08/2023 11:05

“Buona fortuna ribelli”, la festa dell’arte contemporanea tra le colline dell’Alta Langa a cura di Lunetta11, si riaffaccia con un evento che interpreta come meglio non si potrebbe lo spirito della rassegna. 
 
Il composito progetto artistico, promosso insieme ai Comuni di Dogliani, Mombarcaro e San Benedetto Belbo, in collaborazione con la galleria Umberto Benappi Arte Contemporanea, con il contributo della Fondazione Crc e con la partecipazione come main partner della Sipal, dà l’appuntamento per sabato 9 settembre a Dogliani. Alle 11,30, infatti, si terrà l’inaugurazione di una mostra che collega idealmente tre figure perfettamente in sintonia con quell’inno alla sfrontatezza del fuori standard, alla voglia di smontare l’ordinario per tracciare traiettorie collettive nuove e avveniristiche tra arte, natura e gli esseri umani che costituisce il presupposto di “Buona fortuna ribelli”.  
 
Delle tre strade fuori dall’ordinario che si incroceranno in Dogliani Castello la prima è quella dell'artista a cui si deve l’opera che verrà esposta nell’occasione, ovvero David Tremlett, pittore e scultore britannico apprezzato in tutto il mondo, molto noto per i suoi “wall drawing”, pitture parietali eseguite soprattutto con pastelli colorati. Tremlett ha lasciato il segno della propria arte a ogni latitudine del pianeta, anche in Langhe, Roero e Monferrato, come testimoniano gli interventi sulla Cappella del barolo a La Morra e presso la cappella della Beata Maria Vergine del Carmine di Coazzolo, nell’astigiano. 
 
Il secondo elemento che testimonia l’eccezionalità rispetto agli standard lo si evince dal titolo dell’opera di Tremlett, “Rain in your Black Eyes- per Ezio”, che fin nel nome riporta alla mente l’amico Ezio Bosso, musicista, compositore e direttore di alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala, scomparso nel 2020 per le conseguenze di una malattia degenerativa che si era manifestata quasi 10 anni prima.   
 
Tremlett, in collaborazione con la galleria Lunetta11, ha deciso di tornare nelle Langhe per celebrare l’amico musicista – il quale peraltro in Langa trascorse parte dei suoi anni giovanili – scegliendo come luogo per il suo particolare “wall drawing” la Cappella del Ritiro, facente parte del monumentale complesso della Sacra Famiglia di Dogliani progettato da Giovanni Battista Schellino, genio eclettico dell'architettura della seconda metà dell'Ottocento e terzo elemento di richiamo a quell'originalità che caratterizza “Buona fortuna ribelli". 
 
“Rain in your Black Eyes” è il titolo di una composizione dello stesso Bosso a cui l’artista britannico ha dato una nuova sostanza artistica, sotto forma di un monolite nero che spaccherà in due lo spazio a navata unica della Cappella della Sacra Famiglia di Dogliani. È un parallelepipedo ricoperto interamente da grasso nero di grafite, dipinto dalle mani di David Tremlett. Le dita dell’artista affonderanno nella materia oleosa e carica di odore da officina, per disegnare tracce e solchi che rimandano alla memoria dell’amicizia con Bosso. Le note del brano verranno riprodotte attraverso un radio transistor degli anni Sessanta diventando parte integrante dell’installazione, coprendo il silenzio della sacra cappella.
 
“Per il terzo anno la Cappello del Ritiro si conferma un luogo d’arte d’eccellenza per il nostro territorio – spiegano dall’Amministrazione comunale di Dogliani –. Lo spazio recentemente restaurato e inserito all’interno del Sacra Famiglia è sempre più contesto ambìto da artisti
per esporre le proprie produzioni artistiche e per cui pensare le proprie installazioni; un luogo che è sì contenitore, ma anche contenuto, con un proprio valore artistico che ben dialoga con opere pienamente contemporanee, come già avvenuto in passato e come accadrà in questa circostanza.  La mostra dell’opera site-specific di Tremlett, che sarà visitabile sino al 5 novembre e poi verrà distrutta, è resa possibile anche grazie all’impegno di volontari doglianesi, che garantiranno il servizio di guardiania e di apertura”.  
 
“Da cinque anni lavoriamo a stretto contatto con il territorio e le istituzioni che sorgono nelle Langhe – aggiungono da Lunetta11 –. Abbiamo deciso di avere qui la nostra galleria d’arte contemporanea perché crediamo nella forza dei luoghi e delle persone che li abitano e le Langhe ne sono un esempio. Il nostro lavoro si concentra sui giovani artisti internazionali e italiani che portiamo qui con residenze e mostre, cercando di creare un tessuto culturale che sia di riferimento in Italia. Con David Tremlett abbiamo iniziato a progettare un anno fa questa mostra, dopo che nel settembre 2022 venne in visita con il suo assistente Ferruccio Dotta, rimanendo colpito sia dal luogo che dal contesto in cui era inserito. Quella doglianese sarà una delle sei esposizioni che potrete vedere durante la festa dell’arte “Buona fortuna ribelli” e che si svolge da settembre fino a novembre”.
 
Infatti, dopo l’inaugurazione doglianese, alle 11,30 dell’opera site-specific “Rain in your Black Eyes - per Ezio” di David Tremlett, la giornata di sabato 9 settembre riserverà altri importanti appuntamenti legati al progetto artistico di Lunetta11. Dalle 15 nelle sale della Censa di San Benedetto Belbo verrà presentata la personale di Francesco Maluta e il suo bestiario favolistico; nelle vie di San Benedetto Belbo si potranno ammirare le opere di Solomostry. Dalle 16, inoltre, aprirà la galleria Lunetta11 a Borgata Lunetta di Mombarcaro, con la prima personale di Simone Settimo e i suoi paesaggi italiani; nella Cappella di San Rocco di Mombarcaro si alzerà il velo sull’opera site-specific di Guendalina Urbani; e nei prati di Borgata Lunetta troverà collocazione l’opera ambientale “Visual Interference” di Oliviero Fiorenzi. 
 

c.s.

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