Una cerimonia emozionante che ha vissuto il suo culmine nella consegna alla signora Maria Franca Ferrero del Premio gratitudine 2022, preceduta da una lectio magistralis del filosofo Vito Mancuso sull’importanza e il valore del dono. Il nuovo auditorium dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero ha accolto con un applauso fragoroso l’imprenditrice albese a cui è andata l’opera di Gufram “Thank You”.
Il presidente Bruno Ceretto e il direttore Luciano Scalise hanno spiegato le ragioni del riconoscimento: “Il Premio Gratitudine, istituito nel 2016, è una giornata importante per promuovere e diffondere la cultura della donazione: noi che siamo abituati a dire grazie, ogni qual volta riceviamo una donazione, crediamo sia giusto continuare a farlo nei confronti di chi se lo merita. Perciò dedichiamo ogni edizione del Premio Gratitudine a chi è un esempio per tutti noi, qualcuno che nel corso della vita si è contraddistinto per un’azione spontanea e incondizionata di alto valore sociale. Il Premio Gratitudine nasce per tali ragioni e l’esemplare unico che viene consegnato, firmato dalla prestigiosa azienda di design Gufram, recita un evocativo e semplice THANK YOU, a significare proprio l’universalità di ogni singolo gesto che può davvero cambiare il mondo attorno a noi”.
Nelle vesti di cerimoniere il direttore Scalise che ha salutato le tante autorità presenti e annunciato la premiazione della dottoressa Elena Lenta. La dietista della struttura complessa di Nutrizione clinica dell’ospedale Ferrero domenica 4 settembre, ha ritirato a Vienna, il prestigioso Travel award, il premio promosso dalla società scientifica Espen - la più importante nell’ambito, in Europa - riservato ai ricercatori under 35 degli Stati dell’Ue. Tra gli oltre 900 abstracts presentati, in occasione del Congresso Annuale, svoltosi nella capitale austriaca dal 3 al 6 settembre, il lavoro della sanitaria in servizio a Verduno ha vinto la palma del «miglior studio realizzato da un giovane ricercatore italiano».
Premiata con una targa anche la dottoressa Anna Rovera Responsabile progettazione della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus per aver promosso il progetto Abcibi, premiato con un finanziamento regionale. Premiazioni che hanno fatto da preludio alla Lectio Magistralis del filosofo Vito Mancuso che ha saputo toccare le corde dell’anima dei quasi 200 presenti e della stessa signora Maria Franca, nel giorno, il 12 settembre, del suo onomastico. Nel proprio discorso il presidente Bruno Ceretto ha sottolineato: “Il premio Gratitudine è un riconoscimento che sembra fatto apposta per la signora Maria Franca Ferrero che ha sostenuto gran parte della raccolta di donazioni della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus. L’attenzione della signora Ferrero è sempre stata rivolta all’acquisto di strumentazioni tecnologiche di ultima generazione o di arredi e strutture per migliorare gli ambienti dell’ospedale. La sua è un’attenzione delicata, costante, silenziosa, ma attenta. A lei è legato il personale del Michele e Pietro Ferrero per cui la signora riserva sempre parole di grande apprezzamento. Maria Franca Ferrero è, inoltre, uno stimolo costante alla crescita dell’ospedale che porta i nomi del marito e del figlio verso quel presidio di eccellenza a livello regionale e nazionale che tutti auspichiamo diventi”.
Il direttore Scalise ha aggiunto: “Siamo veramente orgogliosi di poter consegnare questo premio a una grande donna del nostro territorio, esempio di una famiglia che conosce bene il valore del dono e che, in silenzio, lontano dai riflettori, ha costantemente sostenuto la Fondazione Ospedale e decine di altre meritorie associazioni o enti che operano nel sociale e nell’aiuto del prossimo”. La benefattrice ha accolto con queste parole il premio della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus: “Dopo la Lectio Magistralis del professor Mancuso credo che la cosa migliore sia fermarsi e meditare. Questo riconoscimento mi riempie di gioia e testimonia il forte legame tra la mia famiglia e questo ospedale che oggi è un’eccellenza per tutto il territorio, le cui competenza e bravura ho personalmente vissuto come paziente. All’amico presidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus il cavalier Ceretto, al direttore Scalise e ai nostri insostituibili medici e allo staff ospedaliero il mio augurio sincero per il loro lodevole operato”. Dopo la consegna del premio sono intervenuti il vescovo di Alba sua Eccellenza monsignor Marco Brunetti, il direttore generale dell’Asl Cn 2 Massimo Veglio, il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn2 Mauro Noè, l’assessore alla sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi e il presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio.
I saluti sono stati seguiti da un annuncio particolarmente gradito che ha colto di sorpresa il pubblico. La Fondazione Ferrero ha espresso la volontà di donare alla Struttura Operativa Complessa di oculistica dell’ospedale Verduno, attraverso la Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus alcune tecnologie biomediche di ultimissima generazione per l’implementazione di innovative procedure diagnostiche destinate alla riduzione della disabilità visiva determinata dalle patologie retiniche e maculari (fra cui la degenerazione maculare legata all’età, le retinopatie e maculopatie diabetiche, le occlusioni vascolari retiniche, le maculopatie distrofiche, le patologie neurodegenerative).
In particolare, gli ambulatori di oculistica dedicati alla diagnostica di tali patologie saranno dotati di:
- Un Angio-OCT (Tomografo a Coerenza Ottica combinato con un Fluorangiografo), apparecchiatura estremamente sofisticata ed evoluta per l’acquisizione ed analisi di immagini bidimensionali ad altissima risoluzione della retina e del nervo ottico, e per l’acquisizione di immagini fotografiche dei vasi retinici evidenziati mediante l’iniezione di mezzi fluorescenti somministrati al paziente.
- Un retinografo per l’acquisizione di immagini a colori del fondo oculare, che non necessita dell’iniezione di mezzi di contrasto.
Saranno inoltre donate alcune apparecchiature per la riabilitazione, fra cui un microperimetro oftalmico per valutare con estrema precisione la funzionalità maculare, un autorefrattometro ed un ottotipo digitale per la misurazione dell’acuità visiva. Una donazione preziosa per l’ospedale di Verduno, presentate dal direttore della Struttura Operativa Complessa dottor Giuseppe Delpiano. La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa di ringraziamento allo chef tristellato Enrico Crippa che per l’occasione ha preparato un risotto molto apprezzato allo zafferano, abbinato con il torrone Relanghe.