L’impresa di costruzioni Barberis annuncia l’avvio dei lavori di ristrutturazione del fabbricato “ex Casa Miroglio” (sede dell’attività nascente della famiglia Miroglio negli anni ‘30), un palazzo nel centro storico di Alba a pochi passi da piazza Risorgimento, in prossimità della Cattedrale di San Lorenzo e della sede del Municipio. Questa porzione di edificio - 800 mq sviluppati su tre piani – in uno stato attuale di degrado, è oggetto di un’opera di riqualificazione che valorizzerà il decoro urbano di un’area ritenuta “il salotto della Città” e offrirà maggiori spazi per il Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura “Beppe Fenoglio”, adiacente al fabbricato oggetto di intervento, con la possibilità di ampliare i servizi per le attività scolastiche e per il turismo. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rientra negli interventi volti a ridurre il degrado sociale e promuovere la rigenerazione urbana.
I lavori prevedono la demolizione e rimozione di alcuni elementi esistenti e il rafforzamento strutturale dell’edificio, con particolare attenzione al restauro delle facciate e degli elementi storici interni, che saranno trattati per riportarli al loro aspetto originale. L’intervento include, inoltre, lavori di impermeabilizzazione, isolamento termoacustico, e la posa di nuovi pavimenti ed il recupero degli infissi eterni esistenti. Saranno adeguati i servizi igienici per l’accessibilità a utenti diversamente abili e realizzati spazi interni attrezzati per il supporto alle attività culturali, incluse nuove compartimentazioni e allestimenti funzionali alla consultazione e alla fruizione degli spazi.
Essendo questo fabbricato vincolato, è stato necessario richiedere preventivamente l’Autorizzazione della Soprintendenza competente, il cui esito favorevole ha permesso di procedere con i lavori nel pieno rispetto delle peculiarità storiche ed architettoniche dell’edificio. L’immobile mostra, infatti, le caratteristiche ricorrenti degli edifici di origine medievale poi rimaneggiati secondo i diffusi modelli ottocenteschi, che prevedevano la regolarizzazione delle aperture e l'apposizione del cornicione. Un tempo utilizzato come opificio, dove si svolgeva prevalentemente l'attività manifatturiera-tessile. Negli anni 1930 la famiglia Miroglio acquista l’immobile facendolo diventare sede della propria azienda.
Nel 1977 avviene il passaggio di proprietà al Comune di Alba che acquista la porzione di fabbricato compresa tra i primi due piani fuori terra (piano terreno e piano primo) oltre ad un piano interrato, mentre il secondo, resta di proprietà privata, ed è accessibile da una scala indipendente.
Al piano terreno, è ancora possibile apprezzare l’intervento degli anni 1930, così come specificato nella richiesta di concessione edilizia, con il quale si inserivano “colonne in ghisa e piattabande in ferro” per ricavare un unico locale da adibire a magazzino. Questa morfologia viene mantenuta nell’intervento di riqualificazione. Accanto all’ex opificio Miroglio, si trova il Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura "Beppe Fenoglio" fondato nel 2003 per volere dell'Amministrazione Comunale di Alba per rendere omaggio al concittadino scrittore e partigiano.
Il Centro intende essere per la città ed il territorio albese uno strumento di studio, ricerca e divulgazione delle tradizioni letterarie, artistiche, storiche e culturali della zona, fissando come ambito operativo il territorio della Regione Piemonte. L'intitolazione a Beppe Fenoglio significa la centralità dell'opera dello scrittore albese attorno a cui ruotano tutte le altre tematiche. Il Centro è collocato all'interno dell’edificio in cui visse Beppe Fenoglio dal 1928 al 1959 e conserva la camera dove l’autore albese scrisse la maggior parte delle sue opere. Affacciato sulla Cattedrale di San Lorenzo, all'angolo tra due piazze, Risorgimento e Rossetti, costituisce una posizione di privilegio nel centro storico.
Il progetto di ristrutturazione e riqualificazione della “ex Casa Miroglio” rappresenta una significativa opportunità per la Città, mirando a preservare il valore storico dell’edificio, migliorare la qualità degli spazi pubblici e creare nuove opportunità culturali e sociali per la comunità e i visitatori.