VERDUNO - All'ospedale di Verduno nuove tecnologie e cure sempre più innovative in Cardiologia

Oltre cento impianti di pacemaker e 527 angioplastiche nel 2023 fanno della struttura un punto di riferimento rapido e affidabile per il trattamento delle patologie coronariche e delle patologie aritmiche del cuore

23/05/2024 10:43

La Struttura Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno traccia il bilancio dell’anno conclusosi e comunica dati di tutto rilievo per quanto riguarda il numero di pazienti e i trattamenti intrapresi.
 
Nel 2023 la Cardiologia dell’ASL CN2 ha visto ricoverati 1.208 pazienti, con un incremento complessivo annuo del 20% rispetto al pari periodo di riferimento (il 2019, ultimo anno antecedente il trasferimento all’ospedale di Verduno). Nel 2021, nonostante l’imperversare della pandemia Covid, è stata aperta una nuova sala di “Elettrofisiologia”, affiancata alla sala di Emodinamica, e dedicata prevalentemente all’impianto di Pacemaker Defibrillatori e attrezzata con una tecnologia all’avanguardia per eseguire interventi complessi sulle diverse aritmie del cuore.
 
Nell’arco del 2023 sono stati impiantati 85 pacemaker per i disturbi della conduzione del ritmo cardiaco e 23 pacemaker defibrillatori/resincronizzatori per la terapia di aritmie e la resincronizzazione del cuore di pazienti affetti da scompenso cardiaco: si tratta di importanti dispositivi “salvavita” e di rilevante necessità per l’atto di resincronizzazione elettrica del cuore. Sono inoltre state eseguire 58 ablazioni di aritmie complesse, delle quali 12 per il Flutter Atriale, 20 per la Fibrillazione Atriale e 4 per Tachicardie ventricolari.
 
Nel 2023 inoltre sono state eseguite 640 coronarografie e 527 angioplastiche coronariche, 25 delle quali con il supporto del contropulsatore aortico in casi di infarti del miocardio particolarmente gravi in evoluzione verso lo stato di shock.
 
Delle 527 angioplastiche, 104 sono state eseguite già nella fase acuta di un infarto del miocardio, spesso con il trasferimento immediato del paziente da parte del 118 dal proprio domicilio direttamente in emodinamica; questo grazie al sistema di teletrasmissione dell’ECG del paziente in UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) direttamente da parte del 118, permettendo così l’attivazione immediata dell’equipe dell’emodinamica, reperibile ben prima dell’arrivo del 118 in Pronto Soccorso. Riducendo al minimo il tempo intercorrente tra la diagnosi di infarto e l’esecuzione dell’angioplastica coronarica – garantita anche durante le ore notturne e festive – si punta sul fattore tempo per massimizzare il tasso di sopravvivenza del paziente e garantire il miglior recupero della funzione di pompa del cuore.
 
Inoltre, nel corso dell’ultimo anno si sono implementate in sala di Emodinamica nuove tecnologie per la cura di patologie particolari, come l’impianto di “dispositivi per la chiusura dell’auricola atriale sinistra” in pazienti con fibrillazione atriale con controindicazione assoluta alla terapia anticoagulante e l’impianto di “filtri cavali” in pazienti con trombosi venosa degli arti inferiori ed alto rischio di recidiva di Embolia Polmonare.
 
“Ogni anno oltre 20.000 prestazioni ambulatoriali di visite ed esami specialistici cardiologici vengono eseguite nei vari ambulatori attivi presso l’Ospedale di Verduno e le Case della Comunità di Bra e di Alba. I pazienti dimessi dalla Cardiologia vengono successivamente seguiti nel tempo negli ambulatori differenziati per patologia” spiega il dottor Antonio Dellavalle, Direttore della SC di Cardiologia. “Ritengo che questo sia un importante punto di forza della nostra struttura. Nella primavera del 2023, inoltre, è stata inaugurata la Rete dello Scompenso Cardiaco: a supporto degli ambulatori, sono state introdotte le visite domiciliari per i pazienti particolarmente fragili da parte degli Infermieri di Famiglia e Comunità (IFEC) del territorio e la Telemedicina, grazie alla quale vengono seguiti settimanalmente pazienti dimessi con alta complessità clinica”.
 
“Mi complimento con il dottor Dellavalle e con tutti i professionisti che, insieme a lui, hanno reso possibile il raggiungimento di questi risultati di estremo rilievo” dichiara il dottor Massimo Veglio, Direttore Generale ASL CN2. “Grazie al loro impegno, la Cardiologia della nostra Azienda Sanitaria è un punto di riferimento rapido e affidabile per la patologia coronarica e un reale esempio di fattiva collaborazione rivolta alla prevenzione, al trattamento e alla cura, portata avanti in modo efficace e diffuso su tutto il territorio”.
 
 

c.s.

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