Ora la decisione è ufficiale: la Granda piazza la sua settima meraviglia nell’esclusivo club dei Borghi più belli d’Italia. Il consiglio direttivo dell’associazione nazionale ha reso nota la scelta di accogliere Barolo insieme ad altri cinque comuni italiani.

 

Il paese del vino, cuore della Langa del Barolo e patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco, entrerà insieme a Maratea (Basilicata), Fontainemore (Val d’Aosta), Clusone (Lombardia), Caldes (Trentino) e Nemi (Lazio). In Piemonte sono venti i borghi insigniti di questo riconoscimento, sette dei quali si trovano in provincia di Cuneo: si tratta di Chianale, Garessio, Guarene, Monforte d’Alba, Neive, Ostana e ora, appunto, Barolo.

 

Solo poche settimane fa era toccato a Guarene inalberare sul pennone la bandiera rossa e bianca dei Borghi più belli. Con gli ultimi ingressi, l’associazione raggiunge i 354 borghi associati, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione, che conta 72 parametri ed è a sua volta certificato Iso9001. Sono più di 900 i comuni che hanno chiesto l’ammissione. Una lunga lista d’attesa, alla quale possono accedere solo i comuni sotto i 15mila abitanti nell’intero territorio comunale e non con più di 2mila residenti nel borgo.

 

Per i comuni che ottengono il riconoscimento si tratta di una grande occasione di sviluppo sia economico che sociale ma anche di assumere una responsabilità importante nei confronti degli altri componenti la rete e, più, in generale nei confronti dell’Italia dei Borghi. La serietà e la rigidità della selezione è una garanzia nei confronti dei potenziali visitatori italiani e stranieri e un incentivo, anche per coloro che non vengono ammessi, a migliorare il livello qualitativo della vita per i residenti e il sistema di accoglienza e di ospitalità per turisti e visitatori.