Poche parole, tanta musica. E tante emozioni. Calcutta ha conquistato il pubblico di Alba, inaugurando con uno splendido concerto la rassegna "Collisioni". Lo ha fatto con i sandali ai piedi, l'immancabile cappellino e un atteggiamento da antivivo, com'è nel suo stile. Oltre un'ora e mezza di canzoni, intervallate da pochissime parole, come accade di consueto nei suoi live. Sembra quasi impacciato se prova a dialogare con il pubblico, ma quando canta è da brividi.
Prima di salire sul palco parte "Coro", canzone di sole voci, un vero e proprio coro scritto con Laurent Brancowitz dei Phoenix: è il brano che apre "Relax", l'ultimo disco di Calcutta, che arriva in un secondo momento per far scatenare il pubblico con "2 minuti", uno dei successi più recenti. Da lì in poi è un susseguirsi di emozioni, tra i pezzi dell'ultimo disco e i suoi più apprezzati e amati brani, quelli che lo hanno consacrato: "Cosa mi manchi a fare", "Gaetano", "Hubner", "Paracetamolo" quelle che hanno acceso maggiormente l'entusuasmo del numerosissimo pubblico di piazza Medford, coinvolto dall'artista, che ama spesso far cantare i propri fans "consegnando" loro il microfono.
Molto bella anche la scenografia, accattivante e capace anche di disegnare un bel "Sorriso" sui visi dei presenti immortalati durante le note dell'omonima canzone. Chiusura con tutta la piazza a cantare a squarciagola "Tutti", uno dei pezzi più apprezzati dell'album "Relax". "Tutti falliti", canta Calcutta. Non certo lui. Né "Collisioni", che con il suo concerto ha fatto centro, aprendo nel migliore dei modi l'edizione 2024.