Da mercoledì 24 a domenica 28 aprile e da mercoledì 1° maggio a domenica 5 maggio, dalle 10.30 alle 18, presso l’Enoteca Regionale del Barolo (ingresso da via Collegio Barolo), sono in programma due degustazioni dal titolo “Baroliamo. La Geografia del Barolo” e “Nebbiolando. Langhe Nebbiolo DOC e Barolo DOCG: due facce dello stesso territorio”. I due appuntamenti sono rivolti a esperti e neofiti, purché interessati al vino di alta qualità, a chi desidera esplorare le differenti espressioni del Barolo, a chi vuole scoprire il Barolo e il Nebbiolo più adatti al proprio palato o a chi è curioso di imparare a scegliere meglio per bere meglio. Gli assaggi sono didattici e assistiti da personale esperto poliglotta (italiano, inglese, francese e tedesco). Partecipare è semplicissimo: non serve prenotare, perché è sufficiente presentarsi presso l’Enoteca e rivolgersi allo staff per ricevere il supporto necessario ad iniziare le degustazioni. Per maggiori informazioni e costi visitare il sito internet www.enotecadelbarolo.it, punto di riferimento per tenersi aggiornati su tutte le attività dell’Enoteca.
“Con queste aperture straordinarie dell’Enoteca vogliamo allenare i nostri sensi a valutare e riconoscere meglio ciò che beviamo – afferma Cristiana Grimaldi, direttore dell’Enoteca Regionale del Barolo -, perché si apprezza molto di più un vino di cui si riconoscono le qualità. Ma non è tutto: i nostri eventi hanno anche una finalità didattica e non strettamente commerciale per questo sono aperti a tutti, semplici curiosi del Barolo e grandi appassionati o esperti. Il 2024 sarà per la nostra Enoteca un anno denso di appuntamenti e di novità ogni mese”.
Nel corso di “Baroliamo. La Geografia del Barolo”, l’assaggio di una selezione fino a 32 Barolo differenti per terreno, MGA (Menzioni geografiche aggiuntive del Barolo), vigna e annata aiuterà i presenti a cogliere gli effetti di questa correlazione e a scoprire quale Barolo si preferisce e perché.
Nel secondo evento “Nebbiolando. Langhe Nebbiolo DOC e Barolo DOCG: due facce dello stesso territorio”, dedicato invece al Nebbiolo, l’assaggio di una selezione fino a 32 etichette differenti fra Barolo DOCG e Langhe Nebbiolo DOC permetterà di confrontare le potenzialità espressive del Nebbiolo coltivato nell’areale del Barolo.
“Lo stile e l’interpretazione in cantina rendono unico ogni Barolo, ma ciò che lo identifica con i suoi caratteri inconfondibili è un mix quasi perfetto e irripetibile di suolo, pendenze, terreni e clima – conclude Cristiana Grimaldi -. Il Nebbiolo è l’uva autoctona a bacca nera che ha reso celebre le Langhe in tutto il mondo e continua a stupire, anno dopo anno, per la sua sorprendente capacità di autoregolamentazione e di adattamento. Nell’areale del Barolo, ad esempio, la sua gamma di espressioni è almeno duplice, siccome accanto al più noto e pregiato Barolo DOCG si sta affermando la DOC Langhe Nebbiolo, un’alternativa più accessibile e meno impegnativa, che mantiene comunque la firma caratteristica del vitigno”.