Se non bastassero le tre stelle che la guida gastronomica più famosa del mondo ha confermato al ristorante Piazza Duomo di Alba, da oggi c’è un motivo in più per visitare il tempio della gastronomia langarola diretto da chef Enrico Crippa.
La Guida Michelin ha infatti insignito il locale con la “stella verde” della sostenibilità. Il premio green, introdotto nel 2020, è conferito a 381 ristoranti in tutto il mondo le cui cucine sono impegnate a valorizzare i prodotti stagionali, l’innovazione, l’impegno sociale, l’utilizzo di energie rinnovabili, le azioni contro lo spreco alimentare e lo zero rifiuti. Tra i diciannove stellati italiani c’è appunto il Piazza Duomo, da anni ai vertici dell’arte culinaria in Italia e nel mondo (la graduatoria annuale di The World’s 50 Best Restaurants gli ha assegnato il 19esimo posto nell’ultima edizione della classifica).
Nel firmamento delle stelle Michelin quest’anno brilla la Lombardia con sette novità, seguita dalla Toscana e dalla Sicilia a quota cinque. In Piemonte la novità più rilevante riguarda l’assegnazione della terza stella al ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, in provincia di Novara: qui è “di casa” uno dei cuochi più celebri del piccolo schermo, Antonino Cannavacciuolo. La star di Masterchef Italia e Cucine da Incubo raggiunge così nell’olimpo il Piazza Duomo, unico altro ristorante piemontese a fregiarsi del massimo riconoscimento. Per il resto, l’unica novità regionale viene dal capoluogo: conquista infatti la prima stella il ristorante dello chef Andrea Larossa sulla collina torinese.
Ma non di soli stellati vive la buona tavola. Una novità di rilievo riguarda la selezione Bib Gourmand, dove gli ispettori della Michelin segnalano i ristoranti con uno stile di cucina più semplice e facilmente riconoscibile, dove è possibile mangiare decisamente bene a un prezzo ragionevole. La 68a edizione della guida associa la faccina sorridente dell’Omino che si lecca i baffi a ben 257 ristoranti, di cui 29 novità. Tra queste c’è il Vascello d’Oro di Carrù, in attività dal 1887 nel paese che ha legato il proprio nome al bue grasso. Nella guida si affacciano anche altri quattro locali della Granda: i 5 Sensi a Cuneo, segnalato “per la cucina di alti livelli che propone piatti creativi con ingredienti locali”, il Faula a Cerreto Langhe all’interno del resort Casa di Langa (da tempo in odore di stella), il Caffè Bertaina Osteria a Mondovì con la sua cucina piemontese moderna e il ristorante albergo Da Politano a Boves.