“Indovina chi viene a cena?”: questa volta ad aprire le porte di casa per abbattere pregiudizi e diffidenze saranno i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale di Langhe e Roero, ospiti della Cooperativa sociale Alice di Alba, con un calendario di cene dal mondo. I loro invitati? Chiunque abbia voglia di aderire.
Arriva anche ad Alba, città che da anni grazie a diverse realtà locali cerca di mettere in atto la “buona accoglienza” e capitale di un territorio che ha fatto della gastronomia e della condivisione della tavola i suoi tratti distintivi, il progetto nazionale lanciato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, dove il concetto di integrazione passa attraverso quello di convivialità e il cibo diventa strumento per avvicinare culture diverse.
Ad accogliere gli ospiti e a cucinare per loro, ogni ultimo sabato del mese, saranno i richiedenti asilo nei loro alloggi di Alba e Bra gestiti dalla Cooperativa Alice, nel contesto dei progetti di accoglienza Cas e Sprar, con il patrocinio del comune di Alba. La prima cena, che vedrà come ospite d’onore il vicesindaco e assessore alle politiche economiche e sociali Elena Di Liddo, avrà luogo sabato 23 febbraio. Dove si svolgerà e se il cibo che assaggeranno gli ospiti sarà nigeriano, pakistano, afghano, maliano verrà rivelato ai partecipanti solo il giorno dell’evento.
Questa e le future cene, previste il 30 marzo, il 27 aprile, il 25 maggio, si terranno in contemporanea in tutte le case d’Italia (e non solo) aderenti al progetto. È prevista una condivisione della spesa. Per partecipare basta contattate il numero 338/6680814 “La cooperativa – dicono dalla Alice – si occupa di accoglienza dal 2014. Abbiamo scelto la formula dei piccoli numeri, dell’integrazione con la comunità, dell’accompagnamento verso l’autonomia. Questo progetto incarna perfettamente questo spirito. Aprire le porte, condividere una cena, conoscere l’altro, scoprire che non è poi così diverso da noi”.
“Indovina chi viene a cena?” è un'iniziativa che sovverte l’idea di ospitalità aprendo le case degli “altri”. Non è un progetto gastronomico, ma di relazione, in cui il cibo è il mezzo che permette di abbattere barriere culturali e creare convivialità. Il progetto, ideato e realizzato con Fondazione CRT, è nato dal basso grazie all'incontro fra la Rete Italiana di Cultura Popolare e alcune famiglie di nuovi cittadini che hanno sentito la voglia di aprirsi alla condivisione. Ciò che offrono è una cena speciale, familiare, pensata per chi mantiene viva in sé la curiosità dell’incontro. Questa semplice esperienza di prossimità abbatte quel muro di diffidenza creato dalla non conoscenza, dalla paura di una cultura diversa. Dal 2012 il progetto è diventato permanente, prevedendo una programmazione annuale e sviluppandosi in maniera diffusa sul territorio regionale e nazionale, con una partecipazione di circa 4.000 persone e l’adesione di oltre 120 famiglie. Oggi “Indovina chi viene a cena?” è una realtà che coinvolge circa 90 comuni italiani, anche grazie a diverse organizzazioni locali hanno aderito alla rete. Sui social lo si trova seguendo gli hashtag #RICP e #IndovinaIT.
Per maggiori informazioni:
https://www.reteitalianaculturapopolare.org/indovina-chi-viene-a-cena.html
https://www.coopalice.net