Nei prossimi 10 anni l’agroalimentare italiano può offrire un milione di posti di lavoro green con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale che consentono di aumentare la sostenibilità ambientale delle produzioni e ottimizzarne la qualità. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo in occasione dell’evento “Prove in campo per l’innovazione e la sostenibilità del vigneto” che ha organizzato oggi ad Alba con la partecipazione di oltre 600 produttori vitivinicoli, 15 aziende espositrici con 21 macchine e tecnologie da testare, e un istituto tecnico, la Scuola Enologica di Alba.
La giornata dimostrativa di Coldiretti - ospitata dall’azienda vitivinicola Piazzo Comm. Armando in San Rocco Seno d’Elvio ad Alba, che aderisce al disciplinare The Green Experience per una viticoltura ripensata e sostenibile e da sempre è particolarmente sensibile e attenta all’ambiente - ha previsto l’esposizione e la simulazione di utilizzo in vigna di attrezzature e sistemi tecnologici e digitali per valutare come possano migliorare la viticoltura di collina che, rispetto a quella di pianura, ha costi di produzione maggiori e necessita di tempi di lavoro inferiori e standard di sicurezza più alti.
Gli oltre 600 partecipanti all’evento dimostrativo, scaglionati in gruppi nel corso della giornata, hanno avuto modo di vedere all’opera - spiega Coldiretti Cuneo - varie tipologie di irroratrici e atomizzatori che consentono trattamenti mirati con benefici per la salubrità, l’ambiente e la reddittività delle colture, piattaforme web che, grazie all’utilizzo di sensori in campo e di sofisticati modelli previsionali, forniscono consigli per la gestione ottimale del vigneto, droni che monitorano dall’alto i vigneti e, utilizzando immagini multispettrali, mappano lo stato della vegetazione fornendo indicazioni utili su irrigazione, potatura, fertilizzazione e raccolta. Si sono testati anche - prosegue la Coldiretti - impianti di irrigazione a goccia, macchinari per il recupero delle acque di lavaggio delle attrezzature per minimizzare l’impatto ambientale, cimatrici elettriche per ottimizzare il lavoro di potatura nei vigneti, macchine per il controllo delle erbe spontanee senza uso dei diserbanti chimici e sistemi per il monitoraggio e la lotta alle principali patologie della vite come la flavescenza dorata, senza uso di insetticidi nel rispetto del suolo e della biodiversità delle nostre colline.
“Questa giornata è un’occasione preziosa che offriamo ai nostri produttori - dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo - per scoprire da vicino soluzioni concrete che danno forma a quell’auspicata agricoltura innovativa e di precisione che deve trovare applicazione non solo negli appezzamenti pianeggianti ma anche nelle cosiddette terre eroiche”.
“Le prove in campo di oggi - spiega il direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu - si inseriscono nel più ampio impegno della Coldiretti a diffondere e sostenere con azioni divulgative e formative la conoscenza e l’impiego di nuove soluzioni digitali e tecniche applicate all’agricoltura per salvaguardare l’ambiente, curare il paesaggio, garantire il benessere e la maggior sicurezza possibile per chi opera in questi luoghi”.
“Per secoli l’uomo ha modellato le colline di Langhe e Roero costruendo paesaggi agrari unici che - conclude il presidente Nada - abbiamo l’obbligo di conservare e, se possibile, di migliorare utilizzando tutta la tecnologia e l’innovazione a nostra disposizione”.