BAROLO - “It's not a cloud”: la scultura di Samuel Di Blasi per L’’Astemia Pentita

Sandra Vezza: "Un percorso coerente con il mio desiderio e l’identità della nostra cantina"

04/08/2024 14:52

Una nuova opera impreziosisce l’esperienza di visita de “L’’Astemia Pentita”, la cantina anticonformista di Barolo in cui arte del vino e design s’incontrano in un'esperienza multisensoriale. “It’s not a cloud”, la scultura di Samuel Di Blasi, è stata voluta fortemente da Sandra Vezza, evoluzione di un precedente lavoro dell’artista albese, esposto nel 2015 presso la terrazza panoramica del Museo Nazionale della Montagna di Torino in occasione di una mostra personale intitolata “Lo Scalatore di Nuvole”.
 
Realizzata in ferro, schiuma poliuretanica e resina, “It’s not a cloud” nasce dall’idea di portare alla luce ciò che è stato dimenticato, di dare una seconda possibilità ai sogni abbandonati. «Quando penso a una nuvola – dichiara Samuel Di Blasi –, come se stessi scavando dentro di me, strato dopo strato, per farla emergere, non riesco a immaginare che possa vivere sottoterra. Ma se la vedo lì, capisco che rappresenta qualcosa di sepolto, nato per emergere ma dimenticato. “It’s not a cloud” è il titolo della mia nuova opera. Non è una nuvola, ma un sogno pronto a emergere, perché il cielo gli è stato promesso».
 
«L’Astemia Pentita è il sogno di una bambina di Langa diventato realtà – afferma la presidente Sandra Vezza –. Vorrei infatti che fosse un luogo dove la curiosità e il candido stupore della nostra infanzia riprendono la loro centralità nel nostro approcciarsi alle cose. Mi ricordo ancora il mio approccio artistico nel costruirmi i miei giocattoli. Da adulti poi però diventa più difficile lasciarsi stupire con la stessa sincerità dell’infanzia, ma grazie all’arte la lettura dei mille profumi del nostro vino e delle geometrie magiche dei nostri filari diventa più facile e poetico. Commissionare un’opera così onirica è un percorso coerente con il mio desiderio e l’identità della nostra cantina».
 
"It’s not a cloud" non è semplicemente una nuvola, ma la rappresentazione tangibile di un sogno che si prepara a riaffiorare. Ogni piccolo volume della scultura è stato pensato per evocare la delicatezza e la leggerezza di una nuvola, ma al tempo stesso la forza e la purezza di un desiderio che non può essere contenuto.
 
«Dopo l’enogastronomia – continua Sandra Vezza –, il nostro territorio sta riscoprendo anche la sua unica ed inimitabile potenza visiva. Questo è un tema di confronto interessante per qualsiasi artista e sicuramente in giro per il mondo sono numerosi quelli che desiderano e sono in grado di farlo. Però come abbiamo delle figure di eccellenza nel mondo dell’impresa, qui in Langa abbiamo anche dei talenti nella sfera della cultura. Samuel di Blasi è uno di loro, se non forse uno dei migliori scultori contemporanei del panorama nazionale. Perché una nuvola? Avete mai provato ad osservare il cielo in alta Langa dove sono cresciuta io? Avete mai visto come si rincorrono lì le nuvole?  Una magia indescrivibile. Con Samuel siamo riusciti a catturarne una intera!».
 
“L’’Astemia Pentita” è aperta al pubblico 7 giorni su 7 con il suo wine shop, le visite alla cantina e le degustazioni. Un’occasione per immergersi nel paesaggio delle Langhe, fare un passo dentro al sogno e proseguire sui sentieri dell’immaginazione dando vita a nuove vivide memorie sensoriali.
 
“IT’S NOT A CLOUD” di Samuel Di Blasi / Ferro, schiuma poliuretanica, resina / 2024
Racconto dell’opera
 
Ho sentito il bisogno di esplorare il concetto di sogno e di aspirazione sepolta. Mi sono chiesto: cosa succede ai nostri desideri e alle nostre speranze quando li lasciamo nascosti, intrappolati sotto il peso delle nostre paure e delle nostre incertezze? “It’s not a cloud” è un’opera su commissione voluta fortemente da Sandra Vezza che si ricordava di un mio precedente lavoro esposto nel 2015 presso la terrazza panoramica del Museo Nazionale della Montagna di Torino in occasione di una mia mostra personale intitolata “Lo Scalatore di Nuvole”. La scultura nasce dall'idea di portare alla luce ciò che è stato dimenticato, di dare una seconda possibilità a quei sogni che abbiamo abbandonato. Ho lavorato sulla materia come se stessi scavando dentro di me, strato dopo strato, per far emergere quella nuvola sepolta. È stato un lavoro intenso, quasi ossessivo, che ho affrontato da solo in modo ripetitivo per quattro mesi, riscrivendo giorno dopo giorno le superfici e i livelli di rete metallica sovrapponendoli, tagliandoli, saldandoli, in parte ricalcandoli per cercare tra gli strati della materia resinosa l’evoluzione del segno. "It’s not a cloud" non è semplicemente una nuvola, ma la rappresentazione tangibile di un sogno che si prepara a riaffiorare. Ogni piccolo volume della scultura è stato pensato per evocare la delicatezza e la leggerezza di una nuvola, ma al tempo stesso la forza e la purezza di un desiderio che non può essere contenuto. Credo che oggi quest’opera vuole essere un richiamo a guardare oltre l’apparenza, a cercare il significato nascosto che c’è spesso dietro alle cose. È un invito a riflettere sui nostri sogni fatti di luce ma dimenticati e a trovare il coraggio di farli riemergere. Qui, dodici metri sottoterra ho spostato una mia opera. La cantina dell’Astemia Pentita, come il mio studio rappresenta l’esatta situazione nella quale sento che avrei voluto far abitare quest’opera, da un luogo di lavoro ad un altro luogo che riproduce l’intimità del primo, senza strappi o elaborate costruzioni… da una casa ad un’altra. Sandra mi ha confidato di non avere mai avuto dubbi su quest’opera e io che potesse raggiungere un luogo da sogno.
 

c.s.

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