L’inizio del 2024 segna per la Struttura Complessa di Urologia dell’ASL CN2 il raggiungimento di importanti traguardi, che la confermano quale punto di riferimento d’eccellenza per il trattamento chirurgico mininvasivo dell’ipertrofia prostatica e la proiettano tra i migliori centri per l’utilizzo della chirurgia robotica per la cura delle neoplasie dell’apparato urogenitale.
Nei primi mesi dell’anno la struttura ha raggiunto, per la cura dell’ipertrofia prostatica, i suoi primi 1.000 interventi con la tecnologia “Green Light Laser” e, parallelamente, quota 300 interventi con il sistema a vapore acqueo “Rezum”, di più recente introduzione.
Il “Green Light Laser” viene utilizzato per eseguire l’intervento endoscopico mininvasivo di fotovaporizzazione dell’adenoma prostatico, alternativa del classico intervento di resezione trans uretrale, meglio conosciuto come TURP. Lo straordinario potere coagulativo di questo laser permette di ridurre significativamente il sanguinamento e le complicanze ad esso connesse, abbreviando i tempi di cateterizzazione e il decorso post operatorio.
Il trattamento “Rezum” è una terapia innovativa per l’ipertrofia prostatica che consiste nell’iniezione di calore all’interno della prostata sottoforma di vapore acqueo. Il danno termico che il vapore provoca ai tessuti determina nel tempo una riduzione del volume prostatico e di conseguenza la risoluzione dei sintomi minzionali. Questa terapia ultra-mininvasiva richiede una semplice sedazione e può essere quindi eseguita in regime di day hospital o ambulatoriale. Inoltre presenta indiscutibili vantaggi in termini di preservazione delle funzioni sessuali, in particolar modo quella eiaculatoria.
“Abbiamo intravisto le potenzialità di queste due tecnologie fin dai loro rispettivi esordi, tant’è che l’ASL CN2 è stata una delle prime realtà in Italia ad acquistare la strumentazione necessaria. Questo ci ha permesso di essere oggi tra le strutture con più ampia casistica di utilizzo, oltre che diventare un centro nazionale di training dove i giovani urologi si recano per imparare queste tecniche mininvasive” dichiara il dottor Francesco Varvello, direttore della SC Urologia del Ferrero: “Un risultato per il quale ringrazio la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria, che ha sempre creduto nel nostro lavoro, la Fondazione Ospedale Alba-Bra per l’indispensabile e generoso supporto, oltre a tutto lo staff medico e infermieristico per la professionalità e la dedizione quotidianamente profuse nel proprio lavoro e verso i pazienti”.
La SC Urologia del Ferrero ha raggiunto nel 2023 altri importanti risultati in tema di chirurgia robotica. Grazie a una dotazione tecnologica d’avanguardia, tra cui spicca il sistema “Da Vinci Xi” donato dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra, nell’ultimo anno gli interventi robotici mininvasivi sono aumentati del 50% per i tumori della prostata e della vescica e del 30% per le neoplasie del rene.
Professionalità, consolidata esperienza nell’uso dei più moderni sistemi di chirurgia mininvasiva, tanta passione per il proprio lavoro e lo sguardo sempre rivolto al benessere del paziente sono i fattori chiave alla base dei successi conseguiti dalla struttura di Urologia, che vede aumentare costantemente il proprio “indice di attrattività”. Sono sempre meno infatti i pazienti del territorio che scelgono strutture esterne all’ASL CN2, mentre aumentano in modo vistoso coloro che da altre realtà territoriali (anche extra-regionali) si rivolgono al Ferrero per le proprie problematiche urologiche.
“I miei complimenti al dottor Varvello e al suo staff per gli importanti obiettivi raggiunti. Siamo orgogliosi di avere con noi uno specialista del suo calibro” dichiara il dottor Massimo Veglio, direttore generale dell’ASL CN2: “La sua grande professionalità e la sua incessante propensione a progredire nella ricerca e nell’approfondimento delle nuove tecnologie, hanno permesso alla struttura di Urologia del nostro ospedale di essere oggi una realtà all’avanguardia, apprezzata dall’utenza e modello preso come esempio da molte altre strutture sia pubbliche che private”.