Sabato 26 novembre, alla presenza del sindaco Mario Zoppi, del vice sindaco Alberto Bianco e dei consiglieri Gianluca Nocelli, è stata inaugurata e resa fruibile ai cittadini, l’antica Tartufaia di Barbaresco. L’importante obiettivo in cui l’amministrazione comunale ha fortemente creduto e annunciato in campagna elettorale è stato finalmente raggiunto: tre ettari di territorio che giacevano sotto la Torre di Barbaresco, ormai dimenticati e invasi dalla vegetazione sono stati recuperati.
Adesso l’area ripulita, grazie all’importante intervento in combinata con il Corpo Forestale Regionale, che si ringrazia doverosamente, ha visto la pulizia dei pannelli esistenti, dedicati alle specie arboree e fungine, alle piante comari (che aiutano lo sviluppo dei tartufi) e a quelle antagoniste del tuber, oltre ad altre curiosità. Il progetto è stato accolto e seguito in prima persona dal sindaco Zoppi in tutti i passaggi fino alla sua ultimazione. Il territorio ora potrà avere un motivo di vanto in più per utilizzare questa zona, sia per finalità didattiche che a favore dei conduttori o dei tecnici locali.
Una volta concluso il percorso, ci si è chiesto più volte chi avrebbe potuto rappresentare al meglio lo spirito filosofico imperniato sulla tradizione dei trifolai che da secoli incarnano e rappresentano Alba e il Piemonte? E il nome di un grande personaggio del territorio albese, di colui che ci aveva visto lungo si è fatto spazio nell’immediato: il commendator Roberto Ponzio.
“Si tratta di un doveroso riconoscimento al “Re dei tartufi di Alba”, - spiegano dal comune - da parte della nostra amministrazione civica che ha deliberato in tal senso a nome dell’intera comunità barbareschese, perché già all’epoca aveva attivato un percorso culturale di sensibilità facendo notare come la tutela del tartufo fosse parte integrante di una cura ambientale ad ampio spettro che passa attraverso la cura dei boschi e delle aree marginali. Il commendator Ponzio fu un vero pioniere, con competenza, intuito e determinazione, ha creduto nella qualità e all’eccellenza di un prodotto locale che ha fatto conoscere Alba ed il suo territorio nel mondo”.
A Ponzio va l’omaggio della comunità di Barbaresco ed è con questa stele che è stato deciso di intitolare l’antica Tartufaia “alla sua memoria, vigile e attenta, nell’ammonire sulla minaccia rappresentata dai rischi ambientali, dai danni indotti dal disboscamento e dall’utilizzo di pesticidi e anticrittogamici in agricoltura”. Si ringrazia il figlio Roberto del comm. Ponzio e la famiglia per la presenza. A portare i saluti della Regione è stato il vicepresidente del Consiglio Regionale Franco Graglia mentre per la Provincia, il consigliere Stefano Rosso. Presenti inoltre il consigliere del Comune di Alba Daniele Sobrero e l’assessore di Santo Stefano Belbo, Fabio Gallina. Non è mancata la compagnia di Matteo e Maria insieme all’inseparabile Aura, cane da tartufi.