“Quando mi sono presentata in ospedale, nel giorno stabilito, i sanitari hanno notato subito che qualcosa non andava. Hanno fatto le analisi, hanno messo a fuoco il problema, me ne hanno parlato e mi sono spaventata tantissimo. Pensavo ai miei quattro figli. Cosa ne sarebbe stato di loro? Ma sono una guerriera, una combattente, e non amo piangermi addosso. E alla fine è andato tutto bene”. A parlare con l’ANSA è la signora Nicole, la donna di 43 anni residente ad Alba che ha partorito a Torino, dopo una gravidanza considerata “ad altissimo rischio” con utero erniato, vale a dire all’interno di una grande ernia al di fuori della cavità addominale.
Nicole (moglie di un militare con una lunga esperienza di missioni all’estero) ha dato alla luce una bimba che è stata chiamata Vittoria. La coppia ha altri quattro figli di 2, 8, 13 e 16 anni. “I medici - commenta - sono stati uno migliore dell’altro. Persone speciali. E ringrazio anche l’ostetrica che non mi ha mai lasciata sola nemmeno per un attimo”.
Una nota della Città della Salute sottolinea che “in tutto il mondo, in più di 50 anni, sono stati descritti solo 16 casi di gravidanze a termine in un utero erniato al di fuori dell’addome, e non tutte con un buon esito”.
A mamma e figlia sono giunte anche le felicitazioni del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: “Ancora una volta un intervento tra i pochi al mondo che ci riempie di gioia e di orgoglio. Una mamma e la sua bimba salve grazie alla straordinaria equipe sanitaria dell’Ospedale Sant’Anna della Città della salute di Torino. Un fiocco rosa speciale… benvenuta nel tuo Piemonte piccolina”.