Via libera a due progetti di fattibilità tecnica e economica della Provincia per la sistemazione delle frane tra Camerana e Saliceto causate dalle intense precipitazioni del 2019 e dai successivi eventi alluvionali.
Il primo progetto riguarda la frana di Camerana lungo la strada provinciale 111 nel tratto tra Camerana Villa e il bivio Sp 439. Lo smottamento è avvenuto al km 1,800 sulla scarpata di valle, con un movimento franoso che ha provocato il cedimento della banchina e interessato in parte la sede stradale. L’ufficio tecnico della Provincia di Cuneo/Sezione di Mondovì’ ha pertanto redatto il progetto preliminare per un intervento di circa 300.000 euro, ripartito in 210.000 euro per lavori e 90.000 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. E’ previsto un finanziamento regionale nell’ambito del Piano Interventi Alluvione novembre 2019. Gli interventi programmati prevedono essenzialmente la messa in sicurezza della sp 111 mediante la realizzazione di un muro di sostegno in calcestruzzo armato dotato di fondazioni indirette.
Il secondo progetto a Camerana al confine con Saliceto prevede la sistemazione del cedimento della strada provinciale 295 causato anch’esso dalle piogge del 2019 al km 2,500 dove una frana ha provocato un cedimento della banchina stradale e in parte della strada. Anche in questo caso l’Ufficio tecnico della Provincia di Cuneo (Sezione di Mondovì) ha redatto un progetto di fattibilità tecnica ed economica per lavori da 200.000 euro di cui 144.868 euro per lavori e 55.132 per somme a disposizione dell’amministrazione, intervento coperto anche in questo caso da finanziamento regionale. Il cantiere prevede la regolarizzazione del terreno a valle della strada con formazione del piano delle fondazioni, la realizzazione di una fondazione indiretta su micropali e di un banchettone in cemento armato per ripristinare la strada danneggiata (54 metri di lunghezza, 2 m di larghezza e 0,60 m di altezza). Il progetto prevede poi la realizzazione di una cunetta in cemento per lo scolo dell’acqua con scarico in tubazione esistente, la ricostruzione del rilevato e della fondazione stradale e infine l’asfaltatura del piano viabile.