"Sono convinto che non siamo noi a salvare il Natale ma dobbiamo lasciarci salvare dal Natale! Infatti Natale è Gesù che nasce in mezzo a noi: il suo nome porta in sé il significato di colui che salva, che guarisce che purifica". Così si rivolge alla comunità diocesana monsignor Marco Brunetti, nel fare gli auguri per "questo Natale 2020, segnato dalla pandemia, di cui certamente ne rimarrà il ricordo anche per le generazioni future". Abbiamo bisogno, dice il vescovo di Alba, di essere salvati dall’egoismo, dalla disoccupazione, dalla malasanità, dalle angosce e dalle ansie del tempo presente. E soltanto dalla Grotta di Betlemme, con Gesù Bambino, può nascere la speranza per l’umanità intera. Di seguito il testo integrale del messaggio ai fedeli in occasione del Natale.
Lasciamoci salvare dal Natale!
Carissimi mi rivolgo a voi con un breve messaggio in occasione di questo Natale 2020, segnato dalla pandemia, di cui certamente ne rimarrà il ricordo anche per le generazioni future.
Prendo spunto dai tanti dibattiti a cui in queste settimane abbiamo assistito in Tv o sui media che quasi disperatamente imploravano: salviamo il Natale!
Mi sono chiesto cosa nasconde questo grido? Forse riguarda le cene o i pranzi, il commercio consumistico natalizio, le vacanze al mare o in montagna, o la Messa celebrata a mezzanotte…
Sono convinto che non siamo noi a salvare il Natale ma dobbiamo lasciarci salvare dal Natale!
Infatti Natale è Gesù che nasce in mezzo a noi: il suo nome porta in sé il significato di colui che salva, che guarisce che purifica.
Questa è la bellezza del Natale sapere che Gesù nasce per la nostra salvezza, obbedendo così al progetto salvifico del Padre, donandoci la salute piena, che non è solo la guarigione dalla malattia, ma è salvezza, cioè dono d’amore senza fine, per l’eternità.
Il mondo, la Chiesa, noi stessi da che cosa dobbiamo essere salvati in questo Natale?
Gesù salvaci dall’egoismo umano che ci impedisce di essere solidali e farci prossimi con i più fragili e i più poveri;
Gesù salvaci dalla disoccupazione, che preoccupa molte famiglie del nostro territorio;
Gesù salvaci dalla malasanità, che talvolta rende la sofferenza ancora più pesante ai nostri ammalati e agli operatori sanitari;
Gesù salvaci dall’alzare muri verso gli emigrati che giungono disperati nelle nostre città in cerca di accoglienza…
È una litania che può allungarsi ma è ciò che ci aspettiamo dal Natale.
La salvezza che Gesù ci porta, se accolta con fede, come cantavano gli angeli sulla grotta di Betlemme, sarà fonte di speranza per l’umanità intera.
La luce che brilla nella mangiatoia della grotta, come sole d’oriente, illumina tutto il mondo, diradando così le tenebre del male e del peccato.
La gioia dei pastori nel tornare ai loro greggi, dopo aver adorato Gesù Bambino, è la gioia che deve esplodere nei nostri cuori, liberandoci dalle angosce e dalle ansie del tempo presente.
Auguro a tutti, cari fedeli, questi sentimenti per un Natale che doni salvezza a tutti. Buon Natale!
† Marco, Vescovo