“FestAgiamo”, la prima Festa nazionale dei giovani imprenditori agricoli Agia della Cia proposta, il 1º luglio, nel cortile del Castello di Barolo, con il supporto organizzativo, logistico ed economico della Cia Cuneo, rappresentata dal presidente Claudio Conterno e dal direttore Igor Varrone, e la condivisione della Cia nazionale e della Cia regionale, ha incassato un grande successo. All’iniziativa, allestita nell’ambito del percorso Wine & Food di Collisioni - il Festival AgriRock di cui l’Associazione agricola provinciale è partner strategico - ha visto la partecipazione di un centinaio di imprenditori under 40 anni provenienti dal Piemonte, con delegazioni di Cuneo, Asti, Alessandria e Torino, e da altre sette regioni italiane: Trentino; Emilia-Romagna; Liguria; Lombardia; Toscana; Veneto e Lazio. Inoltre erano presenti il segretario nazionale di Agia, Matteo Ansanelli, e il presidente regionale di Cia, Gabriele Carenini. Il progetto della Festa è stato coordinato dai presidenti dei giovani imprenditori del Piemonte e della provincia di Cuneo, Marco Bozzolo e Luca Marenco.
La Festa
La Festa si è strutturata sull’apericena con piatti della tradizione piemontese abilmente cucinati dai cuochi del ristorante del Castello di Barolo e abbinati alle degustazioni dei vini di Luca Marenco di Novello e dei fratelli Federico e Andrea Alpiste della Terrabianca di Mango. Le due aziende agricole e vitivinicole hanno avuto modo di presentare agli ospiti le loro produzioni di alta qualità. Al termine della cena, Bozzolo ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa e raccontato il territorio della “Granda” a quanti, in arrivo da fuori regione, non avevano mai avuto occasione di conoscerlo. Poi, la serata, offerta da Cia Cuneo, è proseguita in allegria e divertimento fino a tarda notte con la musica proposta dal dj set.
Il bilancio dell’iniziativa
Dice il presidente Agia del Piemonte, il cuneese Marco Bozzolo: “Siamo molto soddisfatti e orgogliosi dell’energia positiva scatenata dalla Festa. Anche perché si è svolta dopo oltre due anni di emergenza sanitaria dovuta al Covid, durante i quali non ci sono state molte occasioni di incontrarci. I partecipanti delle altre regioni d’Italia, che non conoscevano la nostra zona, sono rimasti sorpresi dall’organizzazione e dalla presenza capillare sul territorio della Cia Cuneo. Possiamo dire di aver davvero proposto una bella immagine dell’Associazione e del nostro territorio”. Ma non solo? “C’è anche stato un confronto costruttivo, seppure in modo informale, sulle diverse esperienze portate dagli imprenditori delle varie regioni italiane. Un dialogo arricchente per tutti, perché solo condividendo problemi e successi si può crescere insieme”.
Cuneo ha fatto da apripista a un percorso di incontri Agia che dovrebbe portare lontano? “Ce lo auguriamo. Come delegazioni ci siamo assunti l’impegno di replicare la Festa il prossimo anno. Intanto, però, il segretario Ansanelli, mi ha detto che, prendendo spunto da Cuneo, l’Agia nazionale vorrebbe proporre un’altra iniziativa simile in Sicilia a fine estate. Sarebbe un bel passo in avanti, anche per raggiungere l’obiettivo di creare una rete di aziende agricole guidate da imprenditori under 40 anni sul territorio italiano”. Ringraziamenti? “Alla Cia Cuneo, con il presidente Conterno e il direttore Varrone, per il prezioso e indispensabile supporto organizzativo ed economico e alla Cia regionale e nazionale per aver condiviso da subito il progetto”.
Il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone
Molta soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa la esprime anche il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone: “Come principali organizzatori della Festa siamo contenti. E’ andato tutto bene e la serata è piaciuta. Inoltre, è stato bello vedere i giovani imprenditori di realtà diverse relazionarsi tra di loro. L’obiettivo è che l’iniziativa possa continuare nei prossimi anni, però mi pare che si siano gettate le basi affinché questo avvenga. Cia Cuneo ha aperto la strada”. Cosa ha rappresentato l’iniziativa per l’Associazione agricola della “Granda”? “Si tratta di un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione dei nostri giovani imprenditori: progetto al quale stiamo lavorando da anni in quanto siamo consapevoli che sono il futuro della nostra organizzazione e che costituiscono la nostra classe dirigente di domani. Aver dato loro la possibilità di incontrarsi a Barolo, in provincia di Cuneo, è stato positivo e importante”.