Il Premio Pavese 2020 si arricchisce di una nuova sezione, la narrativa: la trentasettesima edizione si svolgerà a Santo Stefano Belbo sabato 24 e domenica 25 ottobre. Oltre alle sezioni dedicate all’editoria, alla saggistica e alla traduzione, torna da quest’anno anche la narrativa, completando così il ventaglio di ambiti che la manifestazione abbraccia, in omaggio alle molteplici attività cui Cesare Pavese si dedicò.
Madrina di questa nuova sezione sarà Chiara Fenoglio, saggista, scrittrice e docente di Letteratura italiana presso l’Università di Torino. Con lei, in giuria, ci saranno: Giulia Boringhieri, Gian Arturo Ferrari, Claudio Marazzini, Alberto Sinigaglia e il direttore della fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo.
"A settant’anni dalla morte di Cesare Pavese e dalla vittoria del Premio Strega, - spiega Vaccaneo - la più importante manifestazione culturale santostefanese consolida la sua formula, dedicando un riconoscimento all’opera di narrativa italiana ritenuta più in linea con lo stile pavesiano".
La formula del Premio Pavese non prevede l’emissione di un bando. Per ogni sezione è il giurato di riferimento che si riserva d’individuare il vincitore tra i personaggi più significativi del panorama editoriale e letterario italiano. Per altre informazioni si può visitare il sito www.fondazionecesarepavese.it.