NOVELLO - Un aiuto per il Centro Ricci: la raccolta fondi supera i 10mila euro in una settimana

L’obiettivo posto da “La Ninna” di Novello è tre volte più elevato. Le somme serviranno ad assumere un nuovo dipendente: “Siamo quasi al collasso”

Redazione 29/07/2024 19:15

Sono già stati raccolti più di 13mila euro in appena una settimana, ma bisogna arrivare a 30mila per assicurare un avvenire sereno al Centro Ricci “La Ninna” di Novello. I fondi raccolti tramite Gofundme serviranno ad assumere un nuovo dipendente, che affiancherà il dottor Massimo Vacchetta nell’attività.
 
“La media degli arrivi in questo momento è elevatissima: circa quattro ricci al giorno, per non contare i piccoletti, che sono a decine e stanno arrivando da tutta Italia” si legge nella presentazione dell’iniziativa. Colpa del cambiamento climatico e della cementificazione, fenomeni che hanno aumentato i problemi: “I ricci in difficoltà sono raddoppiati, portandoci quasi al collasso. Abbiamo disperatamente bisogno di assumere un nuovo dipendente: ne va della sopravvivenza di tutta la struttura”.
 
La cifra indicata nella raccolta fondi, spiega il veterinario, copre il minimo del costo totale reale per l'assunzione di una persona che possa aiutare nella pulizia delle gabbie, fornendo supporto ai medici e tecnici veterinari che lavorano senza sosta e serve anche a far fronte a una minima parte delle spese. Agli amici della struttura di recupero animali selvatici, fondata dieci anni fa e oggi conosciuta in tutta Italia, si chiede un aiuto anche con una cifra minima: “Per nessuna ragione al mondo i ricci ricoverati devono rischiare di non ricevere puntualmente cure e supporto per mancanza di fondi. Stiamo vivendo in un'epoca in cui abbiamo tutti delle grandissime difficoltà, ma se amate gli animali, rinunciate a un caffè o un pranzo fuori e con il vostro gesto salverete tante creature che stanno soffrendo (e morendo) nell’indifferenza generale”.
 
“I ricci - conclude Vacchetta nell’appello - non saranno gli ultimi della terra finché ci saremo noi, unico ospedale d’Italia totalmente dedito a loro, per dare una seconda possibilità ed evitare il rischio, sempre più concreto, di scomparsa di una specie da cui in parte dipende la sopravvivenza del Pianeta. Ricordiamoci che se i ricci si estinguono, i prossimi saremo noi”.
 
Da Novello arriva anche un altro appello in questi giorni di siccità. A tutte le persone sensibili alla sofferenza degli animali, in particolare a chi vive nel Sud afflitto dal caldo e dalla sete, si chiede di lasciare in giardino diversi punti acqua, cioè ciotole basse e sottovasi pieni di acqua fresca. Per i ricci può servire anche una ciotola di crocchette per gattini tutte le sere: “Centinaia di migliaia, se non milioni di animali selvatici stanno morendo di caldo e di sete a causa della catastrofe climatica, soprattutto nel sud. Bastano due o tre giorni senza l’acqua e i piccoli mammiferi come i ricci perdono la vita per disidratazione”.

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