La ricessione dei crediti fiscali, mai come in questo momento, serve a dare ossigeno a migliaia di famiglie e imprese impegnate in cantieri di ristrutturazione edilizia o per l’efficientamento energetico. Recentemente il Decreto Cessioni è stato convertito in legge, permettendo così l'acquisto dei “crediti incagliati” legati all’ecobonus e sismabonus. Una novità molto attesa, che per ora riguarda solo i cantieri conclusi nel 2022.
Negli ultimi giorni Banca di Cherasco ha concluso tre accordi con importanti aziende delle province di Torino e Cuneo per un valore complessivo di 4 milioni di euro. L’accordo serve per la gestione di questi crediti che hanno cambiato il mercato dell’edilizia negli ultimi anni.
La Banca di Credito Cooperativo (presente con le sue 26 filiali nelle province di Cuneo, Torino e Genova) ha ceduto i crediti raccolti sul territorio alle Officine Vica di Rivoli (Torino) e alle cuneesi Borgna Vetri di San Defendente di Cervasca e a Due Di srl di Borgo San Dalmazzo.
Spiega Danilo Rivoira, Vice Direttore Generale di Banca di Cherasco: “L’accordo con le tre aziende libera spazi nel “cassetto fiscale” dell’Istituto di Credito Cooperativo e ci permette di continuare ad acquisire crediti fiscali sul territorio dove operiamo da oltre 60 anni. Fin dall’introduzione dell’ecobonus e del sismabonus, nell’estate del 2020, abbiamo lavorato per favorire chi investe in cantieri legati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico, sempre al fianco di famiglie e imprese della nostra comunità. Queste cessioni sono importanti per le imprese, inoltre permettono alla Banca di acquisire nuovi crediti fiscali sul territorio, dando la possibilità anche a chi non era riuscito a cederli entro il 31 marzo di non perdere questo importante beneficio fiscale”.