Sport, comunità, rigenerazione urbana. È stato inaugurato con una festa ieri pomeriggio (mercoledì 8 maggio) il nuovo coloratissimo playground in piazza Giovanni Lenti a Bra. Oltre a decine di giovani atleti dell’Abet Basket Team 71 e curiosi del quartiere Madonna dei Fiori, c’erano anche due “leggende” della pallacanestro: Carlo “Charlie” Caglieris (playmaker negli Anni’70 e ’80, vincitore di tre campionati italiani con la Virtus Bologna e del primo oro italiano agli europei del 1983) e Carlo Dellavalle (cestista albese della massima serie che proprio a Bra ha concluso la sua carriera).
Gianfranco Berrino e Roberto Burdese, presidente e vice dell’associazione sportiva, hanno raccontato la genesi del progetto prima del taglio del nastro: “La nostra intenzione è rinnovare una serie di campi in tutta la città: questo è solo il primo. Un’iniziativa pensata durante la pandemia per realizzare spazi di gioco esterni che fossero belli come quelli indoor”.
Erano presenti anche Bruno Mazzola (presidente di Abet Laminati, da mezzo secolo sponsor del basket braidese) e Marco Carelli, direttore generale di Banca di Cherasco: l’istituto di credito cooperativo ha sostenuto con un’erogazione di 10 mila euro il restyling totale del campo outdoor con nuovi colori (secondo un design grafico concesso da Abet Laminati: una riproduzione di un edificio di Seoul, in Corea del Sud, progettato dagli architetti Alessandro e Francesco Mendini), sostituzione dei vecchi canestri e programmazione dei prossimi eventi estivi.
Il sindaco di Bra Gianni Fogliato: “La collaborazione di due aziende del territorio e della società sportiva rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione e rigenerazione urbana”. Mazzola ha ricordato che il campo “è bello anche quando non è usato, perché il colore è vita. Un luogo piacevole è un incentivo ai ragazzi che giocano e vogliono divertirsi: conta il benessere fisico che porta con sé anche quello mentale”. Carelli ha concluso: “Sono orgoglioso, da braidese, della realizzazione di questo campo: un posto vivo per fare sport. Ho visto i primi ragazzi giocare anche ieri sotto la pioggia. Abbiamo creduto nell’impatto sociale di questo progetto presentato dalla società di pallacanestro: così creatività e arte sono al servizio della comunità, generando utilità sociale e bellezza”.