“Fate sport credendo sempre in voi stessi e raggiungerete tutti i vostri sogni”. A parlare è Arianna Fontana, ospite del Caffè Letterario di Bra nella serata di giovedì 19 gennaio sul gruppo Facebook ‘Bra. Di tutto, di più’. L’atleta azzurra si è raccontata alla giornalista Silvia Gullino con quegli occhi come il ghiaccio che l’ha resa leggenda. Nessuna come lei. 11 medaglie olimpiche, la donna italiana più titolata nella storia dei Giochi olimpici. Un concentrato di potenza, rabbia, dolcezza e passione da far correre sui pattini dello short track. Veloce come un leopardo. Scivola sulle sue lunghe lame d’acciaio, che nelle curve strettissime si inclinano allo spasimo. La determinazione di chi scommette tutto su 500 metri frenetici di adrenalina e spettacolarità da brivido. E poi la fuga per la vittoria che toglie il respiro.
Lo ha fatto per 11 volte alle Olimpiadi. La prima era stata a Torino 2006 e lei, nata a Sondrio nel 1990, non aveva 16 anni quando salì per la prima volta su un podio a cinque cerchi: un bronzo con la staffetta femminile sui 3000 metri. Da lì ha continuato a pattinare a oltre 50 chilometri all’ora, diventando sette volte campionessa europea, con l’incredibile palmares di un titolo mondiale, due Coppe del Mondo e altri grandi successi.
Ma per capire chi è veramente Arianna Fontana, bisogna soffermarsi sugli aneddoti e sul talento cristallino legato al mondo del pattinaggio che l’ha portata a scrivere, pagina dopo pagina, una sensazionale carriera. La sua presenza al Caffè Letterario ha fatto registrare numeri e consensi strabilianti per la manifestazione in programma ogni terzo giovedì del mese. Record nel record.