Nell'ottobre scorso la Giunta di Cherasco aveva dato il via libera al progetto esecutivo per il restauro di palazzo Gotti di Salerano, un intervento da oltre 800 mila euro. Dalla Regione sono arrivate buone notizie: arriverà un contributo di 657.000 euro. Lo storico edificio seicentesco, nella cui sala principale il Senato piemontese tenne regolari sedute durante l'assedio di Torino del 1706, era già stato oggetto di parziale restyling nel 2010 con lavori sulle facciate e sulle stanze al piano terra dove oggi si trovano gli spazi dedicati a Sebastiano Taricco, Giuseppe Vayra e la stanza delle bandiere.
La parte interessata del nuovo progetto sarà quella che ospita il museo "Adriani". Sono oltre 10 mila gli oggetti conservati nel palazzo tra monete antiche, medaglie, gettoni e altri reperti storici. A farla da padrone è la preziosa collezione numismatica, citata come una delle più importanti d'Europa nel "Medieval European Coinage" edito dall'Università di Cambridge. Il patrimonio storico si è arricchito alcuni anni fa grazie alla donazione di 550 monete della collezione Paola e Aureliano Bertone. L'Amministrazione intende rendere fruibili ampi spazi del sottotetto, ampliando l'area espositiva a favore delle collezioni numismatiche, oltre a ristrutturare la stanza adibita ad ufficio. Saranno anche rifatti gli impianti elettrici e antincendio.
"Con questo restyling non solo andremo a completare i lavori fatti negli anni precedenti - spiega il sindaco Claudio Bogetti - ma avremo la possibilità di esporre tutti i preziosi reperti che adesso purtroppo non trovano spazi adeguati. La collezione numismatica è patrimonio di tutti ed è giusto che sia visibile da tutti. Oggi studiosi e appassionati possono visionare le monete ma su richiesta, mentre quando saranno ampliati gli spazi tutti potranno godere di questo ricco patrimonio che ci arriva dal passato. – Conclude - L'Amministrazione in questi anni è sempre stata molto attenta al recupero delle bellezze della città. I bilanci comunali non permettono di fare grandi progetti, il nostro è stato un impegno continuo nel cercare i finanziamenti necessari da enti esterni. Arriveranno per palazzo Gotti, ma in passato sono giunti anche per altre opere importanti, come palazzo Salmatoris, segno che le nostre proposte sono valide, interessanti e meritano di essere sostenute".